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Data: 21/11/2013

Retribuzioni ferme, senza rinnovi il 2014 sarà in rosso

Retribuzioni ferme, senza rinnovi il 2014 sarà in rosso
I dati dell’ultimo rapporto Istat, 49 contratti in attesa e il blocco della pubblica amministrazione

Il 2013 è arrivato quasi a conclusione ma oltre la metà dei lavoratori (il 50,8%) aspetta ancora di veder rinnovato il contratto, compresi quelli del settore privato (il 36,4% del totale). E' quanto spiega l'Istat nel suo ultimo rapporto, dove si afferma che i lavoratori con il contratto scaduto devono attendere il rinnovo in media per 28,7 mesi (per l'insieme dei dipendenti) e per 15,6 mesi se si lavora nel settore privato. Secondo l'Istituto di statistica i contratti in attesa di rinnovo sono 49 (15 appartenenti alla pubblica amministrazione) che coinvolgono quasi 6 milioni e mezzo di dipendenti, dei quali circa 2,9 milioni nel pubblico impiego.

Inoltre a fine settembre i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardavano il 49,2% degli occupati dipendenti, corrispondenti al 47,4% del monte retributivo. Anche l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie risultava invariato rispetto al mese precedente, mentre era aumentato dell'1,4% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. In concreto: nei primi nove mesi del 2013 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012.

Sempre l'Istat rende nota una proiezione sui salari secondo la quale, a partire dal 2014, in assenza di rinnovi la crescita annua delle retribuzioni contrattuali scenderebbe allo 0,9%.

Circa i grandi settori economici, gli ultimi dati diffusi (le rilevazioni di settembre) spiegano che le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono in particolare alimentari, bevande e tabacco (4,4%), agricoltura (3,7%) e telecomunicazioni (2,5%). Ancora tutto fermo nei vari comparti della pubblica amministrazione.


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