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Data: 30/06/2017

Sanità a ranghi ridotti: alle Asl abruzzesi manca troppo personale

Sanità a ranghi ridotti: alle Asl abruzzesi manca troppo personale
La nota della Fp aquilana, ma il problema è comune a tutte le province

Il personale manca, quello che c'è sopporta carichi di lavoro pesanti. Accade tutti i giorni e peggio ancora rischia di andare nei mesi estivi, quando i lavoratori avranno un meritato periodo di riposo. Succede in tutte le Asl abruzzesi, dove i numeri sono diversi, ovviamente, dove però è uguale il problema della carenza di personale. Quello che segue è un comunicato diffuso oggi dalla segreteria provinciale della Fp-Cgil dell'Aquila, una nota che torna sul problema per chiedere alla politica e alla istituzioni le decisioni che servono. I numeri quindi sono quelli del capoluogo, ma il non c'è Asl in Abruzzo che non abbia al primo posto il tema del personale che manca.

 

<Gli allarmi che abbiamo lanciato in questi ultimi mesi in merito alla drammatica carenza di personale all'interno della Asl provinciale vengono ancor più accentuati in questo periodo in cui, oltre a dover far fronte all'esiguità della dotazione organica, ci si trova a dover garantire i servizi in concomitanza del periodo in cui i lavoratori devono legittimamente fruire delle ferie estive. A tal proposito, da una sommaria lettura della deliberazione del direttore generale della Asl (la n. 454/2014) con la quale veniva definita la dotazione organica di tutta l'azienda sanitaria provinciale, già emergono, guardando soltanto alcune figure professionali, dati e numeri che possiamo definire allarmanti (vedi la tabella in allegato).

Da quanto sopra riportato emerge una cronica e strutturale carenza di personale in tutte le categorie professionali, che complessivamente prevedono una dotazione organica pari a a 4.053 posti, di cui coperti (al 31 dicembre 2016) soltanto 3.417, con la conseguente quantificazione in 636 posti vacanti. Inoltre bisogna considerare che la dotazione organica è stata elaborata nel 2014, e che a tale data ancora non era vigente l'attuale quadro normativo che impone diverse e maggiori esigenze di personale sanitario necessario al rispetto dei riposi compensativi. Pertanto, già solo per questo motivo, la dotazione andrebbe ulteriormente rivisitata in aumento.

Facendo riferimento ai lavoratori coinvolti dalla normativa sui riposi obbligatori (legge 161-2014) e in particolare il personale turnista, i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari, eccetera, da una stima effettuata della Fp-Cgil della provincia dell'Aquila emergerebbe la necessità di un'ulteriore assunzione di personale per circa 250-280 unità lavorative per tali profili professionali, al fine di reintegrare gli attuali posti vacanti e modificare in aumento la dotazione organica. Inoltre la carenza di personale espone la Asl ad eventuali sanzioni da parte del Ministero del Lavoro, dovute al mancato rispetto dei riposi obbligatori.

Bisogna altresì rilevare che una parte dei suddetti posti vacanti è coperta da personale precario, che con l'attuale normativa e con i fondi messi a disposizione dalla Legge di Stabilità possono essere stabilizzati. Pertanto è necessaria l'immediata predisposizione del fabbisogno di personale da effettuarsi congiuntamente con la Regione Abruzzo affinché si possa attingere alle risorse stanziate a livello nazionale e quantizzabili in 75 milioni per il 2017 e 150 milioni per il 2018.

Un'ulteriore considerazione va fatta sull'innalzamento dell'età anagrafica dei lavoratori, che a seguito del lavoro che si continua a svolgere con turni eccessivamente faticosi e allo scopo di coprire le esigenze dovute alla carenza di personale in molti casi genera condizioni tali da compromettere l'integrità fisica dei lavoratori, e di conseguenza l'assoggettabilità a prescrizioni mediche con limitazioni delle capacità lavorative, che a loro volta si ripercuotono sulla qualità del lavoro e del servizio.
Bisogna altresì rilevare che la carente dotazione di personale vedrà ulteriori diminuzioni a causa del blocco del turn-over imposto dal contenimento della spesa del personale. La previsione di pensionamenti per l'anno in corso è di circa 120 unità, reintegrabili nella percentuale del 20%. A questa carenza di personale la Asl negli ultimi anni ha ovviato facendo ricorso al lavoro straordinario come strumento di programmazione delle attività ordinarie, peraltro in taluni casi senza la remunerazione del lavoro svolto e senza un analitico controllo sull'utilizzo dell'istituto del lavoro straordinario. A quanto sin qui descritto va aggiunta una condizione di dequalificazione professionale causata dalla cronica carenza di personale, dovendo i lavoratori svolgere diverse mansioni per garantire la continuità del servizio sanitario.

Per quanto ci riguarda, la Fp-Cgil della provincia dell'Aquila ritiene non più procrastinabile la convocazione di un tavolo regionale, alla presenza del direttore generale della Asl, al fine di attivare tutte le procedure necessarie per il reperimento dei fondi da finalizzare all'assunzione di personale e alla stabilizzazione degli attuali precari>.

 

La segreteria provinciale Fp-Cgil
Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone, Angela Ciccone

 

 

P.S. In allegato la tabella che segnala alcune tra le carenze dell'Azienda sanitaria provinciale.

 


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