"Pretendere di rinnovare il contratto di lavoro a costo Zero e affermare che il costo del rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre dodici anni, deve essere sostenuto integralmente dal sistema delle Regioni è inaccettabile. Coloro che fanno impresa sanno che devono prevedere i costi relativi al rinnovo del contratto di lavoro e non possono pretendere che il costo lo paghi la collettività mentre a loro restano i profitti. E' troppo facile fare impresa senza i rischi che ne derivano".
Parole piuttosto chiare quelle che Paola Puglielli, segretaria regionale della Fp-Cgil, ha sottoscritto in un comunicato stampa firmato con i colleghi abruzzesi della Fp-Cisl, Vincenzo Traniello, e della Fpl-Uil, Giuseppe De Angelis, per annunciare che la mobilitazione della sanità privata decisa a fine marzo continuerà. Che il sindacato e i lavoratori porteranno avanti la loro protesta "contro l'atteggiamento dei datori di lavoro, che nonostante il contratto sia scaduto da 12 anni si rifiutano di stanziare risorse per il suo rinnovo".
Una protesta che deve arrivare anche alla politica abruzzese e agli amministratori regionali, ai quali è stata chiesta attenzione "per il rinnovo del contratto e per il rispetto delle regole e degli standard del personale". Un impegno che sarà nuovamente sollecitato venerdì 12 aprile, quando dalle 10 alle 13 i lavoratori della sanità privata abruzzese manifesteranno a Pescara in via Conte di Ruvo (piazza Alessandrini) proprio sotto la sede dell'assessorato regionale alla Sanità.
D'altra parte in gioco c'è anche la qualità dei servizi, la bontà dell'assistenza e della cura che gli abruzzesi chiedono anche alle cliniche e agli imprenditori privati. Quella qualità che difficilmente si può garantire se il contratto non viene rinnovato, se i carichi di lavoro aumentano, se i permessi e le ferie saltano, se i diritti non vengono rispettati. Come i lavoratori spiegano nel volantino della manifestazione che alleghiamo di seguito.