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Data: 11/07/2015

Scuola, una riforma insufficiente: da cambiare restano diversi punti critici

Scuola, una riforma insufficiente: da cambiare restano diversi punti critici
La Cgil continua la mobilitazione, le schede della Flc per saperne di più

<La partita non è chiusa: permangono gli elementi di criticità che la Cgil contesta sin dai primi passaggi parlamentari, per questo rilanceremo la discussione e le iniziative sui temi della scuola>. Così Gianna Fracassi, segretario confederale del sindacato di corso Italia, ha commentato l'approvazione definitiva da parte della Camera del decreto sulla cosiddetta "Buona Scuola". Un provvedimento sul quale anche la Flc ha elaborato alcune schede di lettura (che alleghiamo) nelle quali spiega e approfondisce le motivazioni del dissenso della categoria e dell'intera Cgil alle nuove norme.
Tornando alla dirigente sindacale, la Fracassi afferma che <la legge non solo dimostra l'arroganza di un governo che non ha mai avuto intenzione di ascoltare davvero chi in aula lavora tutti i giorni, dietro la cattedra o dietro i banchi, ma non risponde neppure alle esigenze di cambiamento della scuola italiana>. Dunque la sindacalista contesta la legge sia nel metodo che nel merito.

Per quanto riguarda il metodo, sostiene che <al di là delle dichiarazioni, è stata scelta una strada di chiusura e contrapposizione, partita da un finto confronto e da una finta consultazione e passata per l'apposizione della fiducia in Senato>. Per quanto riguarda il merito <nessuna delle richieste avanzate in questi mesi dal mondo della scuola è stata presa in considerazione: lotta alle disuguaglianze e alla dispersione, diritto allo studio, piano pluriennale di assunzioni e superamento dei nodi sull'organico e sulla dirigenza non rientrano infatti nel testo della legge>. Per la Fracassi è particolarmente grave <la sorta di ricatto con cui si è voluta contrapporre la stabilizzazione di parte del personale ad un confronto parlamentare pienamente democratico>.

Fatto è che <permangono tutti gli elementi di criticità che abbiamo denunciato> ribadisce la segretaria confederale, secondo la quale <i passaggi in Commissione e in aula non hanno portato a modifiche sufficienti ad evitare le inefficienze e l'arretramento che le norme approvate produrranno. Per questo la partita non è chiusa, rilanceremo la discussione e le iniziative e non rinunceremo alla battaglia per qualificare la scuola italiana>.

 

P.S. In allegato le schede con le osservazioni elaborate dalla FLC sulla legge di riforma della scuola.

 


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