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Data: 12/01/2018

Sicurezza sul lavoro, le spine di Abruzzo e Molise

Sicurezza sul lavoro, le spine di Abruzzo e Molise
L’assemblea di Cgil Cisl Uil e i numeri delle regioni

Prevenzione, partecipazione ed esigibilità delle leggi e delle tutele. Insieme a un'azione che nei vari territori, nelle regioni e nelle città, affronti costantemente questi temi e rappresenti uno stimolo e un pungolo nei riguardi delle istituzioni pubbliche e delle imprese verso quella che era e resta un'assoluta priorità: la sicurezza nei posti di lavoro.
Argomenti al centro dell'assemblea unitaria che Cgil Cisl Uil regionali hanno tenuto due giorni or sono a Pescara. Un incontro dal titolo "Salute, sicurezza e ambiente" inserito in un contesto nazionale (l'approvazione del documento "Un'azione di prevenzione efficace, partecipata e diffusa", che sarà discusso all'assemblea nazionale del 18 gennaio a Mestre) e durante il quale i riflettori hanno illuminato la scesa locale, abruzzese e molisana.
E' stato un appuntamento - cui sono intervenuti Rita Innocenzi della Cgil Abruzzo; Riccardo Gentile, segretario generale aggiunto Cisl Abruzzo Molise; Domenico Lucente della Uil Abruzzo; Cinzia Frascheri, responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cisl nazionale; e Nicola Negri dell'Inail abruzzese - nel quale i rappresentanti dei lavoratori della sicurezza hanno sollecitato un "forte impegno sindacale e istituzionale sui temi della salute e sicurezza sul lavoro, nel quadro di un disegno generale e di un'azione coordinata tra livello nazionale e territoriale che punti a rafforzare il sistema della prevenzione in tutti i luoghi di lavoro, a partire dalle piccole e piccolissime aziende". D'altra parte "in Italia, come negli altri paesi UE, si deve realizzare una strategia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, che abbia obiettivi, risorse, programmi e sistemi di valutazione di percorso e di risultato definiti".
Richieste sacrosante anche alla luce dei dati forniti dal Rapporto 2016 dell'Inail abruzzese e da quelli che riguardano il Molise. Così, se in Abruzzo sono diminuiti gli infortuni sul lavoro, compresi quelli mortali (ancora troppi: 30 nel 2016 a fronte dei 38 nel 2015 e dei 36 nel 2014, con una diminuzione del 21% nel triennio, rispetto al 12,6% a livello nazionale), rimane alto e difficile da contenere pure il numero delle aziende che non rispettano le norme di sicurezza e che quasi nove volte su dieci vengono individuate in seguito ad ispezioni. Un tema spinoso - gli accertamenti ispettivi, di prevenzione e verifica, di certificazione e omologazione di macchinari e attrezzature - perché delle 278 aziende controllate in Abruzzo nel 2016 ben 249 sono risultate irregolari, l'89,5% appunto, una percentuale che supera di due punti la media nazionale.
Un altro dato in diminuzione riguarda le denunce, che sono state 14.636 (l'1,9% in meno rispetto all'anno precedente) e che sono scese più che nel resto d'Italia. In particolare le denunce di infortunio in occasione di lavoro sono state 12.806 (-7,87% nel triennio) mentre sono state 1.830 (il 12,5% del totale) gli infortuni avvenuti in itinere, per esempio nei pressi dell'azienda, del cantiere o dell'ufficio. Comunque sia, gli infortuni sul lavoro hanno causato 327.440 giornate di inabilità: il 2,72% del totale nazionale.
Circa le malattie professionali, in questa regione sono deceduti 55 lavoratori (gli anni precedenti erano stati di più) e si sono avute 4.815 denunce (meno 9% nel triennio rispetto al +5% nazionale) mentre l'Inail ha riconosciuto la causa lavorativa in 1.493 casi. Per quanto riguarda il bando Isi 2015, i milioni stanziati per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono stati oltre sei, mentre 57 dei progetti presentati sono risultati finanziabili per un importo totale di quasi 4 milioni (i dati del bando Isi 2016 saranno contenuti nel rapporto annuale regionale 2017).
Per quanto riguarda il Molise, l'andamento è in parte diverso. Accade infatti che le malattie professionali denunciate nel 2016 sono state 395, con un incremento nel triennio (+15,16%) superiore a quello nazionale (+5,01%). L'Inail inoltre ha riconosciuto la causa lavorativa in 78 casi (lo 0,36% del dato nazionale), mentre i lavoratori deceduti per malattia professionale sono stati 2, lo stesso numero del 2015 (nel 2014 invece non ci sono stati casi). Nel 2016 infine l'Inail ha erogato in Molise 15.025 prestazioni per "prime cure", in aumento rispetto ai due anni precedenti, mentre a livello regionale la spesa per l'acquisto e la produzione di protesi e ausili vari è scesa da 317.000 euro nel 2014 a 250.000 euro nel 2016, con un decremento del 21,14%. Numeri che sembrano freddi ma che non lo sono, che nascondono invece la sofferenza di tanti lavoratori e delle loro famiglie.

 

P.S. Per rivedere servizi e interviste sui tv abruzzesi ci si può collegare ai seguenti indirizzi internet:

 

https://youtu.be/NrPznlNbgJA        (TvSei)

 

https://youtu.be/e223dHgDhJI        (Rete8)

 


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