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Data: 14/11/2023
Testata Giornalistica:
IL CENTRO

Abruzzo: Cgil-Uil in piazza su pensioni, lavoro e salari

I sindacati: «La manovra economica del governo crea gravi diseguaglianze». La mobiitazione»venerdì a lanciano


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Data: venerdì 17 novembre. Un luogo: Lanciano. Una parola d'ordine: mobilitazione generale. Sono le coordinate intorno alle quali è stato presentato ieri mattina a Pescara lo sciopero generae con proiezione abruzzese.Cgil Abruzzo Molise e Uil Abruzzo hanno spiegato le motivazioni della mobilitazione generale nazionale di otto ore indetta dai due sindacati.Sotto accusa la Legge di bilancio e le politiche economiche e sociali del Governo Meloni. All'incontro di ieri, che si è svolto nella sede della Cgil in via Benedetto Croce, hanno partecipato il segretario regionale Uil, Michele Lombardo, il segretario organizzativo Uil Abruzzo, Fabrizio Truono, e il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, che hanno illustrato il programma della manifestazione regionale che si svolgerà appunto venerdì a Lanciano. Il percorso comune di mobilitazione con scioperi su base regionale - il 17 novembre per i lavoratori delle regioni del Centro Italia - ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica, nel modo più capillare e diffuso possibile, sulle gravi criticità della manovra economica e di chiedere al Governo e alle istituzioni territoriali di assumere provvedimenti in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà), politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza, rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita. Molto dura la posizione di Michele Lombardo e Carmine Ranieri: «La Legge di bilancio che è in via di definizione nell'iter parlamentare e che il Governo ha messo in campo non è da noi ritenuta a favore di lavoratori, pensionati, giovani e precari. Le ricadute della manovra nella nostra regione sono tutt'altro che positive. I pochi fondi stanziati per la sanità pubblica nazionale si ripercuotono in modo negativo sul sistema sanitario abruzzese che non è più in grado di garantire servizi adeguati, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione».«La riduzione dei trasferimenti agli enti locali», aggiungono, «significa meno sostegno alle istituzioni comunali e meno risorse per le politiche sociali. Nella manovra non vi è attenzione sull'aiuto alle politiche industriali legate al sistema produttivo nazionale e regionale; in Abruzzo il sistema produttivo è un asse portante per la crescita economica della regione e anche questa volta viene disattesa la necessità di aiutare quelle realtà industriali che contano molti occupati». Secondo i sindacati manca completamente l'attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, visto che l'Abruzzo è una regione particolarmente esposta a incidenti, spesso anche mortali, sul posto del lavoro - da inizio 2023 sono 27 i lavoratori che hanno perso la vita - e questo significa che è necessario intervenire con politiche di sostegno e investimento per la cultura della sicurezza sul lavoro. La Legge di bilancio disattende le richieste del sindacato su previdenza e pensioni per una riforma strutturale del sistema previdenziale che vada incontro alle nuove generazioni, che entrano nel mondo del lavoro e che non hanno certezza di avere domani una pensione pubblica. «Sulle pensioni», aggiunge, «la legge disattende la nostra richiesta e inoltre peggiora la situazione: pur mantenendo quota 103, la rende totalmente contributiva vanificando il fatto che chi vuole accedere alla pensione con quota 103, viene fortemente penalizzato; inoltre viene peggiorata l'Opzione donna e cancellata l'Ape sociale».«La manovra poi», precisano Lombardo e Ranieri, «taglia altri 350milioni di euro destinati all'alta velocità e alta capacità (av/ac) sulla linea ferroviaria adriatica e il silenzio da parte governo regionale è imbarazzante. Per queste e molte altre ragioni, il 17 novembre scenderemo in piazza a Lanciano per chiedere al Governo di modificare radicalmente la Legge di bilancio e chiedere alle forze politiche in Parlamento di aiutarci a sostenere la nostra posizione e di mettere in campo questioni che siano una risposta vera, concreta e reale a quella parte del Paese che soffre di più».In piazza Plebiscito a Lanciano, dove gli organizzatori prevedono oltre 2mila manifestanti provenienti da tutto l'Abruzzo, Uil e Cgil ribadiranno, sono previsti gli interventi dei segretari, dei delegati, degli studenti e della segretaria nazionale Uil Ivana Veronese.


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