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Data: 03/03/2024
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IL MESSAGGERO
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Amadori, travolto e ucciso da un tir sciopero e presidio davanti all'azienda

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MOSCIANO Si è tenuto, ieri, uno sciopero di otto ore nella sede della Amadori a Mosciano Sant'Angelo, indetto dalle organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil di Teramo, insieme alla Rsu della All Coop di Mosciano (gruppo Amadori), per ricordare Gaetano Mastroieni, l'autotrasportatore 65enne di una ditta esterna, morto la scorsa lunedì sera dopo essere stato travolto da un Tir in manovra nell'area logistica dello stabilimento. Due persone sono indagate per questa decesso: l'autotrasportatore V. M., 40 anni, originario di Napoli, e il responsabile della sicurezza, che risiede a Mosciano. La manifestazione, caratterizzata dalla presenza di striscioni con la scritta "Si lavorava per vivere e non per morire", è iniziata ieri mattina alle 6, con la partecipazione di tutti i turni e il raduno nel piazzale antistante l'azienda. Qui si è formato un presidio durante il quale i sindacalisti hanno parlato ed è stata deposta una corona di fiori in memoria di Gaetano Mastroieni nell'area logistica dell'azienda (autorizzato dalla polizia e dall'azienda stessa), con il presidio che si è protratto fino alle 15.
«Queste sono morti annunciate», ha commentato un operaio, sottolineando che la manifestazione, pur sobria, mira a far conoscere alle autorità e alle forze dell'ordine le difficoltà e i turni lavorativi degli operai. Un sindacalista ha aggiunto: «Il settore agricolo e avicolo è sicuramente tra i più difficili per quanto riguarda la sicurezza sul luogo di lavoro. Si lavora al freddo, in ambienti umidi e i rischi di contrarre malattie sono molto alti. È un lavoro estremamente logorante».
«Questa manifestazione è comunque un segnale molto forte, dimostrando che la morte di un collega non passa inosservata e che insieme, siamo centinaia, possiamo chiedere all'azienda di migliorare le cose, vista la crescita dell'impresa negli anni, anche grazie a noi», ha concluso il sindacalista.

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