«Nel 1984 uscì un film di grande successo “La storia infinita” – si legge in una nota congiunta dei rappresentanti sindacali Lucia Merlo della Filt Cgil, Simone Vitagliano della Fit Cisl, Pietro Angileri della Uiltrasporti, Nicolino Libertone della Ugl Autoferro e Emilio Santangelo della Faisa Cisal – che raccontava la storia fantastica di un ragazzo nel regno di Fantasia. La storia infinita molisana invece ha poco di fantasioso, ma è scritta dai lavoratori dipendenti di ATM che ormai da 20 anni rincorrono anche loro un sogno che però non ha nulla a che vedere con il regno di Fantasia. Il loro sogno è quello di poter avere lo stipendio puntualmente, è quello di poter provvedere con tranquillità al fabbisogno delle loro famiglie, è quello di vedersi riconosciuto il loro sacrosanto riconoscimento del lavoro svolto. La storia infinita del Molise è intrisa di difficoltà, di rabbia, di risentimento.
Tutto si compie nell’indifferenza delle Istituzioni regionali che ancora non rispondono ad una richiesta di incontro tra Regione, sindacati e Atm per porre fine a questa ingiustizia, inviata ormai mesi fa e seguita da solleciti sia scritti che verbali. E’ la storia di una terra dove ognuno è lasciato al suo destino, dove chi dovrebbe intervenire resta sordo a quel bisogno. Succede così che con delibera dirigenziale del 12.04.2024 la regione provvede al pagamento delle fatture per le Aziende esercenti servizi di TPL, tutte le aziende provvedono al pagamento dello stipendio e Atm no! La storia infinita del Molise – concludono nella nota – non ha nulla di fantasioso ma parla di un’Azienda che non ha nessun rispetto per i suoi dipendenti che pure concorrono a creare la sua ricchezza».