«Un no deciso all’autonomia differenziata, ma un sì alla Costituzione per la tutela dei territori più deboli come il nostro Molise. Impossibile pensare a 20 sistemi sanitari e di istruzione diversi anche sul sistema di reclutamento e di retribuzione rischiando di ripiombare in una sorta di “gabbia salariale” e anche in una diversa impostazione della scuola pubblica che, invece, deve essere salvaguardata». Il segretario della Cgil Molise, Paolo De Socio, lo ha ribadito venerdì scorso, 23 febbraio, in occasione dell’incontro “Per la tutela dei territori più deboli: no all’autonomia differenziata” organizzato nella sede della Scuola Edile a Campobasso da Autonomie Locali Italiane (Ali) del Molise e dallo stesso sindacato al quale è intervenuto anche il professor Gianfranco Viesti, dell’Università di Bari, tra i primi in Italia a denunciare, fin dal 2018, la “secessione dei ricchi” oltre che autore del libro “Contro la secessione dei ricchi. Autonomie regionali e unità nazionale”. Per questi motivi, «proseguiamo con la mobilitazione – ha concluso il segretario De Socio – e con l'invito ad aggiungersi al “Manifesto per il no” rivolto a tutte le associazioni e ai comitati presenti in Molise».