Stampa:
Data: 03/02/2024
Testata Giornalistica:
CORRIERE DELLA SERA
    CORRIERE DELLA SERA

Bonus mamma, così aumenta lo stipendio: gli esempi, chi ne ha diritto e chi no. I calcoli per vedere di quanto dovrebbe crescere la busta paga in base al reddito annuo lordo.

I conteggi considerano anche il taglio del cuneo fiscale per il 2024


Bonus mamme: gli aumenti da febbraio 65bd28fd3ae73

Bonus mamme al via da febbraio e busta paga in aumento. Con il 2024 cresce la busta paga di alcune lavoratrici, circa 800 mila secondo le stime dell'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb). L'Inps ha pubblicato la circolare con le modalità operative per beneficiare del bonus mamme, l'esonero dei contributi previdenziali (9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile, per le lavoratrici che hanno almeno due figli a carico. Altroconsumo ha fatto i calcoli per vedere di quanto dovrebbe crescere la busta paga in base alla retribuzione annua lorda (Ral). I conteggi considerano anche il taglio del cuneo fiscale per il 2024 e non contemplano situazioni eccezionali o le addizionali regionali e comunali. Per una lavoratrice con Ral da 25 mila euro l'aumento è 610 euro l'anno.

Il bonus mamme è indipendente da reddito e patrimonio

Nella circolare l'Inps ha chiarito che le lavoratrici dipendenti con almeno due figli e il più piccolo con meno di 10 anni e quelle con tre figli con il più piccolo con meno di 18 potranno avere quest'anno il bonus mamme indipendentemente dal reddito e dal patrimonio che hanno. Le mamme lavoratrici che hanno diritto al bonus potranno chiedere l'esonero dei contributi a loro carico fino a un massimo riparametrato su base annua di 3 mila euro. Quindi si avrà un risparmio fino a un massimo di 250 euro lordi al mese che varrà, secondo i calcoli dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, fino a 141 euro netti al mese (1.700 annui divisi per 12 mesi). 

Chi ha diritto al bonus mamme

Potranno avere il bonus mamme le lavoratrici dipendenti pubbliche o private assunte a tempo indeterminato, anche part time o assunte con contratti di somministrazione a tempo indeterminato o di apprendistato con almeno due figli. Per le donne con due figli, fino al mese di compimento dei 10 anni del figlio più piccolo, l'agevolazione è riconosciuta, in via sperimentale, solo per il 2024. Mentre per le donne con tre figli (o più), il bonus vale fino al mese di compimento dei 18 anni del figlio più piccolo. Il bonus viene riconosciuto su base mensile fino al mese in cui il figlio minore raggiunge il limite di età previsto dalla normativa.

Le lavoratrici che non avranno il bonus mamme

Non tutte le mamme lavoratrici avranno diritto al bonus mamme. Tra coloro che non percepiscono il bonus ci sono:

  • le madri di un solo figlio, anche se disabile;
  • le lavoratici domestiche;
  • le lavoratrici a tempo determinato che possono iniziare a percepirlo se e quando il contratto diventa a tempo indeterminato;
  • le libere professioniste;
  • le disoccupate;
  • le collaboratrici occasionali
Fino a 3 mila euro l'anno in più

Lo sconto della contribuzione sarà maggiore man mano che aumenta lo stipendio fino a un massimo di 3 mila euro lordi in un anno. Per le dipendenti con tre figli e il più piccolo minore di 18 anni l'esonero sarà valido anche per il 2025 e il 2026.


www.cgilabruzzomolise.it ~ organizzazione@cgilabruzzomolise.it