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Data: 14/10/2023
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IL CENTRO
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CARTELLI E CORI CONTRO VANNACCI. MA E' FESTA TRA SELFIE E AUTOGRAFI

Cartelli, striscioni e cori di Screenshot 2023 10 14 07.29.01 page 0001protesta fuori dal Comune: «Buffoni, buffoni», gridano i manifestanti. Dentro autografi, selfie e applausi anche se le prime parole del generale Roberto Vannacci sono una doccia ghiacciata per la platea con trecento persone assiepate anche sugli scranni dei politici: «Vorrei ringraziare la città di Perugia». «Pescara, Pescara», gli fa notare il consigliere regionale della Lega, Vincenzo D'Incecco, organizzatore del dibattito nella sala del consiglio comunale. «Chiedo scusa, è stato un lapsus», si corregge l'autore del libro "Il mondo al contrario", caso editoriale dell'anno. A segnare il confine tra i mondi di fuori e di dentro, due file di transenne presidiate da polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani: un municipio blindato, con piazza Italia vietata ai manifestanti, tutti "sfrattati" nel giardino di fronte alla Provincia di Pescara, accoglie Vannacci. Vietati i fischietti, si canta anche "Bella ciao". PROTESTA FUORI Tra i manifestanti anche il segretario di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo: «Il messaggio del generale è proprio di una subcultura razzista, omofoba e fascistoide e il fatto che sia diventato un eroe per la destra è pericoloso. Chi considera normale attaccare una minoranza soltanto perché è una minoranza è già un fascista». In prima fila anche esponenti Pd: «Questo è un libro di stampo sovversivo che viene presentato nella sala di tutti. Ormai, sembra quasi che chi difende la Costituzione debba difendersi da chi la vilipende», dice il consigliere Piero Giampietro. Poi ci sono i Giovani democratici e la Sinistra italiana: «È gravissimo che il libro sia presentato nella sala del consiglio comunale, addirittura con le transenne in piazza Italia per evitare manifestazioni di dissenso, legittime contro le posizioni razziste e omofobe del generale», dice il segretario di Si Daniele Licheri. Insieme all'Anpi, anche i sindacati Cgil e Usb: «La nostra non è una protesta contro la libertà di stampa», spiega Alessandra Genco della Cgil, «ma nei riguardi dei contenuti di questo volume che inneggiano all'odio e alla discriminazione rispetto a conquiste sociali che fanno parte della nostra Costituzione».FESTA DENTRO Ad aprire l'incontro è il consigliere D'Incecco: «Ho pagato io la sala e non c'è alcun patrocinio», premette D'Incecco, «ringrazio le forze dell'ordine per aver permesso che si potesse svolgere questo incontro sociale e culturale senza problemi; e grazie a coloro che, ultimamente, ci hanno contestato: siamo qui per difendere la libertà di espressione e idea. Nessuno deve impedirci di pensare alle cose del libro, e cose del buon senso comune che milioni di italiani pensano». Ad ascoltare Vannacci ci sono i vertici pescaresi di Fdi, Stefano Cardelli, coordinatore provinciale, e Roberto Carota, responsabile cittadino, il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli della Lega, gli assessori Maria Rita Carota (Lega) e Nicoletta Di Nisio (Udc), i consiglieri leghisti Maria Luigia Montopolino e Armando Foschi, i consiglieri montesilvanesi Marco Forconi di Fdi ed Enea D'Alonzo (Lega), la consigliera teatina di Azione politica Serena Pompilio, l'ex parlamentare della Lega Fabrizio Di Stefano, l'ex presidente del consiglio regionale Giuseppe Tagliente, il segretario della Lega di Chieti Maurizio Bucci, il direttore dell'Arta Maurizio Dionisio. Vannacci parla a braccio: «Sono stato ricoperto di critiche e me ne compiaccio». Poi, con i suoi cavalli di battaglia, colleziona applausi: la pallavolista Paola Egonu - «È banale, lei non rappresenta i tratti somatici dell'italianità» -, la sicurezza di Mosca con «donne e bambini al parco fino a tardi», i migranti in fuga dal proprio paese «mentre i veri eroi sono quelli che rimangono». Poi la conclusione: «Sono libere riflessioni».


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