Data: 10/05/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Centro turistico, oggi lo sciopero La protesta alla Fontana luminosa. Scatta la mobilitazione dei 40 lavoratori che rischiano il posto dopo lo stop alla funivia per i nuovi cavi
Assemblea coi sindacati: «Nessuna soluzione praticabile è emersa per garantire salari e occupazione». GUARDA I SERVIZI TRASMESSI DA RAI TGR ABRUZZO - RETE8 L'AQUILA Parte la mobilitazione dei 40 lavoratori del Centro Turistico del Gran Sasso. Oggi è previsto uno sciopero, con presidio davanti la sede dell'Infopoint in piazza Battaglione Alpini, alla Fontana Luminosa. La decisione, presa di concerto con Filt-Cgil, Uil-Trasporti e Ugl è scaturita dopo un incontro con gli assessori Paola Giuliani ed Ersilia Lancia e l'amministratore unico del Ctgs Dino Pignatelli, dal quale non sarebbe emersa «nessuna soluzione praticabile» per garantire l'occupazione e i salari dopo lo stop imposto dall'Ansfisa alla funivia, ferma dal primo maggio per la sostituzione delle 4 funi portanti. E in vista potrebbero esserci ulteriori forme di lotta, visto che non ci sono certezze sulla durata dei lavori e a rischio è anche la prossima stagione invernale. l'assembleaGli operatori si sono riuniti in assemblea, in attesa di conoscere l'esito della riunione: «Siamo giunti alle determinazioni ultime. La proprietà del Centro Turistico», hanno sottolineato i sindacati, «sta scientemente determinandone lo spegnimento. Nessuna soluzione praticabile proposta nell'incontro tenutosi nella sede aziendale alla presenza degli assessori e dell'amministratore unico del Ctgs. Nessuna ricognizione preventiva sui bisogni delle altre partecipate che continuano ad acquistare dalle agenzie di somministrazione ore lavorate per diversi servizi. Attività che potrebbero essere indirizzate a favorire la ricollocazione temporanea delle lavoratrici e dei lavoratori senza futuro». I sindacati lamentano ritardi per tutelare il personale: «La certezza della sospensione del pubblico esercizio esercitato attraverso la funivia», aggiungono, «era acquisita da tempo. Era necessario attivare un tavolo di concertazione tra le aziende partecipate, la proprietà e le parti sociali al fine di immaginare soluzioni percorribili e atte a sostenere l'occupazione e i salari. Colpevolmente non lo si è praticato. Nessuno impedisce di farlo ora. Vi è bisogno di volontà politica chiara. Noi non la vediamo. I dipendenti rischiano di essere i soli colpevoli di una condizione gravissima determinata da altri livelli di responsabilità». Da qui la decisione di alzare il tiro della protesta, con i lavoratori che oggi incroceranno le braccia per organizzare un presidio alla Fontana Luminosa, a partire dalle 10. «Consapevoli dell'importanza della mobilitazione da intraprendere», concludono Filt- Cgil, Uil-Trasporti e Ugl, «ci riserveremo di comunicare ulteriori forme di lotta». Sulla vicenda interviene il consigliere comunale dell'Aquila Nuova Paolo Romano: «L'esasperazione dei lavoratori», dice Romano, «è la conseguenza della gestione di questi anni del management della società e dell'amministrazione comunale. Delle scelte scellerate a pagarne le spese, come al solito, sono i lavoratori».
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