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Data: 16/04/2024
Testata Giornalistica:
CORRIERE DELLA SERA
    CORRIERE DELLA SERA

Cgil e Uil in piazza sabato Il Primo Maggio con la Cisl.

Ieri il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri ha detto che il suo sindacato «condivide i principi e i temi» che stanno alla base della raccolta di firme per quattro referendum abrogativi lanciata dalla Cgil. Diversa la linea scelta dalla Cisl di Luigi Sbarra, che non solo non sarà in piazza sabato, ma boccia anche i referendum della Cgil: il Jobs act è «una grande riforma» mentre l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è «anacronistico», dice Sbarra


Cgil e Uil sempre più vicine tra loro e più distanti dalla Cisl. Ieri il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, presentando insieme con il leader della Cgil, Maurizio Landini, la manifestazione nazionale di sabato prossimo a Roma, ha detto che il suo sindacato «condivide i principi e i temi» che stanno alla base della raccolta di firme per quattro referendum abrogativi lanciata dalla Cgil: 1) per cancellare il Jobs act del 2015 (contratto a tutele crescenti); 2) per togliere il tetto all’indennizzo sui licenziamenti nelle aziende con meno di 15 dipendenti; 3) per eliminare la liberalizzazione dei contratti a termine; 4) per abrogare la norma che esclude la responsabilità del committente nel caso di appalti e subappalti quando si verifichino incidenti sul lavoro. Che questo significhi una automatica sottoscrizione dei referendum da parte della Uil è tutto da vedere, perché, ha spiegato Bombardieri, la sua organizzazione non vuole farsi coinvolgere in campagne politiche. La Uil, invece, è concretamente impegnata con la Cgil nelle prossime iniziative di mobilitazione sulla sicurezza sul lavoro, contro la precarietà, per un fisco giusto e a tutela dei salari. Sono queste le parole d’ordine della manifestazione di sabato. «Andremo avanti fino a quando non si arriverà a zero morti sul lavoro», dicono Landini e Bombardieri.

Diversa la linea scelta dalla Cisl di Luigi Sbarra, che non solo non sarà in piazza sabato, ma boccia anche i referendum della Cgil: il Jobs act è «una grande riforma» mentre l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (diritto al reintegro nel posto di lavoro per i licenziati senza giusta causa) è «anacronistico», dice Sbarra. Che però si ritroverà con Landini e Bombardieri il primo maggio a Monfalcone a celebrare la festa del lavoro. Possibilmente, evitando le polemiche di questi giorni.


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