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Data: 21/09/2023
Testata Giornalistica:
IL MESSAGGERO

Cgil: «Più salute e lavoro stabile» Da Pescara in 400 verso Roma. Il segretario Ondifero: «Mobilitazione per avere risposte concrete dal governo»

 


21 settembre 2023 IL MESSAGGERO«La Cgil di Pescara ha sottolineato Luca Ondifero nel suo intervento - ha avviato già da tempo una fase di mobilitazione, nazionale e territoriale, contro le politiche socio-economiche introdotte dagli ultimi Governi, per ottenere risposte concrete alle difficoltà e al disagio crescente di gran parte delle persone. Chiediamo un cambiamento dell'impostazione politica e socio-economica di questo Paese, con l'adozione di un modello congruo rispetto alle trasformazioni sociali alle quali stiamo assistendo. Per non parlare della vera emergenza sociale che in questo momento è rappresentata dal lavoro povero».

SALARI POVERI - Secondo Ondifero, l'Italia «è l'unico Paese europeo nel quale negli ultimi 20 anni i salari hanno perso potere d'acquisto, al contrario di quanto avviene in altre nazioni, dove invece si è verificato un aumento del 25%. Vorremmo dire alla politica che condivide le nostre impostazioni di carattere sociale ha concluso di cominciare a sostenerle anche in Parlamento, proponendo un progetto alternativo rispetto a quello del Governo, che sta portando il Paese verso le diseguaglianze». Anche in Abruzzo, ha sottolineato invece Carmine Ranieri, è in via di costituzione il coordinamento delle associazioni che hanno firmato la piattaforma rivendicativa di "Sulla via maestra". Al momento, hanno aderito in quindici. In provincia di Pescara, così come in tutta la regione, sono in corso assemblee su tutti i luoghi di lavoro per condividere i punti della piattaforma, tra i quali «il diritto al lavoro stabile e di qualità, e alla salute. Stiamo invece assistendo - ha commentato Ranieri a un progressivo ridimensionamento del servizio sanitario nazionale, che sta andando a rotoli. Nel 2022 assorbiva risorse pari al 7,1% del Pil, ma secondo alcune previsioni nel 2025 arriverà al 6.1%. Serve un cambiamento di rotta, per restituire centralità ai settori chiave per la vita del Paese. L'Italia deve restare una e indivisibile».


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