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Data: 09/03/2024
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Consegne a domicilio, sciopero Gls: l'azienda apre subito a un incontro Dopo la mobilitazione degli operatori sostenuta dalla Cgil arriva una prima convocazione per lunedì - GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RETE8

Revocata la protesta a oltranza, resta lo stato di agitazione. Stipendio di dicembre pagato in 2 rate - GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RETE8


L'AQUILA Scioperano gli operatori del settore delle consegne a domicilio. I lavoratori della Gls dell'Aquila ieri hanno incrociato le braccia per denunciare «un'inaccettabile e drammatica condizione»: l'ultimo stipendio, erogato in due rate, risale allo scorso mese di dicembre. I sindacati avevano annunciato che la protesta sarebbe avanti a oltranza, ma nel pomeriggio la svolta: l'azienda ha fissato un incontro per lunedì. Revocato lo sciopero, resta lo stato di agitazione fino alla firma di un accordo tra le parti. «L'inaccettabile e drammatica condizione che vivono le lavoratrici e i lavoratori addetti alle consegne per conto di Gls L'Aquila», dicono i segretari di Cgil e Filt Cgil Francesco Marrelli, Domenico Fontana e Andrea Tucceri, «rimanda al troppo spesso denunciato sistema degli appalti e affidamenti che nella massimizzazione del profitto sacrifica sempre gli ultimi, cioè coloro che di quel lavoro vivono, le lavoratrici e i lavoratori». «Hanno deciso di incrociare le braccia», continuano Marrelli, Fontana e Tucceri, «hanno deciso cioè di portare alla luce del sole la loro condizione, i loro sacrifici, lo sfruttamento che subiscono. La condizione di uomini e donne a cui viene chiesto sempre di più, ma che non ricevono la retribuzione del loro lavoro. Condizione inaccettabile, sempre, ma in questo caso assolutamente non giustificabile. Stiamo parlando del mondo delle consegne a domicilio che in questo Paese e anche nella nostra provincia ha visto una crescita esponenziale. Eppure i gestori del deposito aquilano di Gls non trovano il modo di saldare i loro impegni. Ultima retribuzione percepita, tra l'altro in due comodissime rate», sottolineano i sindacalisti, «quella di dicembre 2023. Nessuna assunzione di responsabilità da parte del committente, nessuna soluzione prospettata se non la solita "abbiate pazienza" scaricando il rischio d'impresa direttamente sulle maestranze». I lavoratori sono esasperati: «La pazienza», sottolinea la Cgil, «poco aiuta per portare a casa il necessario, la pazienza non paga le bollette né il benzinaio. La pazienza non viene accettata in garanzia dalle banche. Per vivere serve il salario». Gli operatori hanno inscenato un presidio davanti alla sede dell'azienda, mentre i rappresentanti sindacali venivano ricevuti dalla committente L'Aquila Express, che ha poi aperto alla contrattazione.

09 marzo 2024 il centro

 

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