Skip to main content
Stampa:
Data: 24/01/2024
Testata Giornalistica:
IL CENTRO
    IL CENTRO

Costantini-Masci, primo scontro sulle scuole accorpate in periferia Il candidato del centrosinistra accusa: «Bastava una telefonata per evitare l'unione degli istituti»

Il sindaco con l'influenza risponde per lettera: «Contrari anche noi». È protesta contro la Regione. «A Pescara non era previsto alcun taglio» La rivelazione del dirigente dell'ufficio scolastico: ma noi abbiamo il compito di eseguire le delibere GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RAI TGR ABRUZZO


24 gennaio 2024 il centro PE

PESCARA Il primo scontro tra Carlo Masci, sindaco uscente di Forza Italia e ricandidato, e Carlo Constantini, candidato del Pd, M5S e Radici in Comune, si è consumato a distanza, per interposta persona e con una lettera lunga due fogli di carta. Ieri, la seduta del consiglio comunale dedicata all'accorpamento degli istituti comprensivi 1 e 7 - un accorpamento contestato da tutti ma deciso con una delibera della giunta regionale Marsilio - avrebbe dovuto dare il via alla campagna elettorale per le comunali con il faccia a faccia tra i due concorrenti ma un'influenza ha costretto Masci a restare a casa. Ma il sindaco ha mandato una lettera che è stata letta dal vice Adelchi Sulpizio (Lega), davanti a una platea di presidi, prof e famiglie. Grande assente l'assessore regionale Pietro Quaresimale della Lega, padre putativo della delibera che cancella la dirigenza scolastica in un quartiere popolare: «Avrei difficoltà a sentirmi degno di questo ruolo se non stigmatizzassi in modo critico l'assenza dell'assessore Quaresimale, proprio con lui ho condiviso data e orario della seduta, non è accettabile», così ha protestato il presidente del consiglio Marcello Antonelli, anche lui della Lega, «ha mancato di rispetto al consiglio comunale e alla città di Pescara che, lo dico con rispetto verso tutti gli altri 304 Comuni, è la città più importante d'Abruzzo». Il consiglio - con 17 presenti su 33 - si è chiuso con l'approvazione di un ordine del giorno per chiedere alla Regione «una rettifica o un annullamento della delibera».

CANDIDATI CONTRO Con la presentazione di Costantini lunedì scorso, è cominciata la corsa al Comune: oltre al sindaco e al consigliere comunale di Azione, il terzo candidato è Domenico Pettinari, consigliere regionale eletto con il M5S e adesso candidato sindaco civico «equidistante dal centrodestra e dal centrosinistra». Dal suo posto in consiglio, Costantini ha lanciato il primo attacco al centrodestra, un affondo sul tema contestato del dimensionamento scolastico: «Sarebbe bastata anche una semplice telefonata del sindaco all'assessore per cambiare una delibera», ha detto, «chi amministra può sbagliare ma l'ordinamento fornisce gli strumenti per riparare agli errori: una telefonata, anche robusta, all'assessore avrebbe permesso di risolvere il problema e spero che accada. Questa decisione è sbagliata e alimenta un senso di abbandono che non ci possiamo permettere in quella parte della città e tutto questo soltanto per risparmiare i soldi di una dirigenza scolastica mentre spendiamo milioni di euro per combattere la dispersione scolastica. Questa scelta va rivista». E poi Costantini è andato avanti: «Questa è una scelta che Pescara non può permettersi, magari se la può permettere l'assessore regionale di Teramo».

E MASCI SCRIVE La risposta del sindaco è arrivata con la lettera letta da Sulpizio: «Apprendo, con forte preoccupazione, dell'accorpamento tra l'istituto 1 e l'istituto 7», questo l'inizio della lettera di Masci, «ritengo necessario e doveroso manifestare tutto il mio disappunto per una decisione che rischia di penalizzare le offerte educative e formative in un'area di forte disagio sociale». Secondo Masci, «la soppressione della dirigenza e dell'ufficio di segreteria comporta il venire meno di un punto di riferimento, di un progetto pedagogico di rigore didattico, culturale e civile soprattutto in una realtà difficile, a cavallo tra i quartieri San Donato e Madonna del Fuoco, una scelta che avrebbe richiesto un maggior livello di riflessione e una maggiore attenzione alle indicazioni degli enti del territorio. Mi preme evidenziare che questa amministrazione comunale sia stata sempre disponibile al dialogo e alla collaborazione nella massima trasparenza, correttezza e nel pieno rispetto delle regole, dimostrando di agire sempre nell'interesse della collettività». Questa la proposta di Masci: «Ritengo necessario istituire un tavolo finalizzato o una rivalutazione della situazione attuale e delle scelte di merito poste alla base delle determinazioni fin qui adottate chiedendo, nel contempo, di farmi tenere gli atti istruttori relativi alle decisioni assunte».

SOSPIRi in aula Ha parlato anche il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri (Forza Italia): «Questa delibera non va bene, non è corretta, non risponde alla logica di perequazione e dev'essere rifatta. Non posso permettere un danno a un territorio che non lo merita, gli obblighi vanno rispettati da tutti». Un messaggio a Quaresimale: se L'Aquila ha avuto tre accorpamenti, Chieti due e Pescara altri due, perché Teramo neanche uno? Stessa domanda dal presidente della Provincia Ottavio De Martinis, anche lui della Lega come Quaresimale.

«A Pescara non era previsto alcun taglio» La rivelazione del dirigente dell'ufficio scolastico: ma noi abbiamo il compito di eseguire le delibere

PESCARA Sono tanti gli studenti di Pescara. Così tanti che, in città, nessuno aveva programmato di accorpare gli istituti scolastici. È stata la politica, con una delibera fuorisacco votata a sorpresa, a introdurre l'unione tra gli istituti comprensivi 1 e 7. Lo ha riferito ieri in consiglio comunale Pierangelo Trippitelli, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale di Chieti-Pescara, durante il suo intervento. Inizialmente, ha spiegato Trippitelli, «la proposta non prevedeva nessun taglio sul comune di Pescara. Non era previsto un dimensionamento che riguardasse la città di Pescara». Poi, ha detto ancora Trippitelli in consiglio, «abbiamo appreso della delibera regionale»: «Non si poteva togliere un presidio di legalità nel quartiere in cui insiste l'istituto comprensivo 1», ha chiarito. Ma il dirigente ha dovuto affermare anche altro: «L'ufficio, ora, sta procedendo perché ha il compito di dare esecuzione alle delibere adottate dalla Regione e, venerdì scorso, ha dato comunicazione alle scuole dei nuovi codici meccanografici». Significa che l'accorpamento è realtà. In aula anche i sindacati: Augusta Marconi (Flc-Cgil Pescara) ha detto che «negli incontri abbiamo sempre ribadito in maniera cristallina che Pescara non doveva essere oggetto di dimensionamento scolastico». Per Fabiola Ortolano (Uil scuola Abruzzo), «questo è un pasticciaccio, parafrasando Dante. Sapevamo che questo piano avrebbe creato "mostri" sulla fascia costiera e che ci sarebbero stati danni al nostro territorio, comunale e provinciale».


www.cgilabruzzomolise.it ~ organizzazione@cgilabruzzomolise.it