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Data: 12/01/2024
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Denso, la Cgil scrive al ministero «Chiarezza sul piano industriale» Il segretario Fegatelli invoca il coinvolgimento del Mimit e un confronto con i vertici dell'azienda

«Come si fa a raggiungere il pareggio indicato a marzo 2027 senza il ricorso alla cassa integrazione?» GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RAI TGR ABRUZZO


12 gennaio 2024 il centro
SAN SALVO Bilanci alla Denso e futuro dell'azienda: il segretario della Fiom Cgil, Alfredo Fegatelli, invoca il coinvolgimento immediato del ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) e un confronto con i vertici aziendali. A parere della Fiom anche se la casa madre ha effettuato un'operazione economico-finanziaria positiva, non sembra essere risolutiva. «Lo stato complessivo dell'azienda», annota Fegatelli, «non appare positivo. Come sottolineato più volte dalla Fiom le operazioni finanziarie sono utili, ma senza nuovo lavoro e nuovi mercati, si rischia di basare le decisioni degli azionisti su puri calcoli finanziari. Attualmente», spiega il segretario della Fiom, «osserviamo un notevole ridimensionamento dello stato patrimoniale. Leggendo il bilancio, emerge che gli azionisti avevano previsto la situazione già dal 2022. Infatti, il 30 marzo 2022 è stato approvato un piano industriale per il periodo 2022-2032 con break even (il punto di pareggio, ndc) previsto entro il 31 marzo 2027. Se esiste un piano industriale, perché l'azienda è evasiva ogni volta che si chiede la presentazione di questo piano?», chiede Fegatelli. E ancora: «Forse è un piano che prevede una forte ristrutturazione? Ma la domanda che ci poniamo e che ci preoccupa di più è: com'è possibile arrivare al 31 marzo 2027 senza ammortizzatori sociali?». A giudizio del sindacato, raggiungere il 2027 sarebbe complicato. «Inoltre», aggiunge Fegatelli, «nella relazione di gestione, allegata al bilancio, i pochi nuovi prodotti previsti, se pur importanti, non potranno migliorare la situazione dello stabilimento nell'immediato. Riteniamo, come Fiom, che sia giunto il momento di un serio confronto con i vertici aziendali per comprendere la situazione reale». Critico il giudizio sul ruolo della politica. «Ci chiediamo a cosa siano servite le visite dei politici alla Denso di San Salvo. Sappiamo di incontri con i vertici aziendali senza la presenza delle Rsu. Cosa si sono detti negli incontri il presidente della Regione e l'ex sindaco di San Salvo? Hanno compreso il problema della Denso?». Infine l'appello: «Cari politici», esorta Alfredo Fegatelli, «è vostro compito trovare soluzioni e adottare strumenti che possano garantire un futuro fino al 2027 allo stabilimento di San Salvo. Non possiamo perdere tempo, la proroga della cassa integrazione sta scorrendo velocemente e non si sta discutendo del piano industriale».

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