Skip to main content
Stampa:
Data: 07/11/2023
Testata Giornalistica:
IL CENTRO
    IL CENTRO

Dipendenti pubblici: taglio delle pensioni e scatta lo sciopero Gli assegni oscilleranno tra il 40 e il 52 per cento in meno Il 17 novembre la mobilitazione nazionale di Cgil e Uil

Le nuove aliquote di rendimento, introdotte dalla legge di Bilancio 2024, incideranno sulle pensioni dei lavoratori pubblici. I tagli agli assegni pensionistici oscilleranno tra il 40 e il 52% per chi, al 31 dicembre 1995, ha 5 anni di anzianità di servizio. Il calcolo è della Uil Fpl dell'Aquila, che il prossimo 17 novembre sarà in piazza per aderire allo sciopero nazionale indetto unitamente alla Cgil: un percorso di mobilitazione con astensioni dal lavoro di 8 ore o per l'intero turno «per porre l'accento sulle molteplici criticità della manovra economica e per chiedere al governo e alle istituzioni territoriali di assumere provvedimenti in materia di lavoro, politiche industriali, sicurezza, fisco, previdenza, istruzione e sanità». Tema centrale della mobilitazione, proprio le nuove aliquote «che colpiranno le pensioni che a fine dicembre 1995 hanno meno di 15 anni di contributi».
LAVORATORI PUBBLICI PENALIZZATI «La legge di bilancio penalizza in maniera vergognosa i lavoratori pubblici, in particolare sulle pensioni», afferma Antonio Ginnetti, segretario provinciale L'Aquila della Uil Fpl, «sulla questione delle pensioni, la Uil Fpl nazionale ha condotto uno studio specifico che vede sei casi, basati su redditi reali, di figure professionali del lavoro pubblico già in quiescenza, calcolando la perdita che subiranno sulla quota retributiva delle future pensioni, con le nuove aliquote di rendimento previste dalla legge di bilancio per il 2024. Il risultato evidenzia come le pensioni dei lavoratori pubblici subiranno tagli pesanti». Qualche esempio: con un'anzianità di servizio al 1995 di 5 anni sono stati calcolati tagli agli assegni pensionistici che oscillano dal 40 al 52,5%. Per la categoria dei medici, con 10 anni di servizio il nuovo ricalcolo che interverrà su assegni già in corso di erogazione, consegnerà una pensione di 22.895 euro, circa 5.457 euro in meno dei 28.353 previsti fino ad oggi dalla normativa, il -19,5%, per i camici bianchi con 14 anni di anzianità a fine 1995, invece, il taglio sarà del 2%: da 32.338 euro annui i 31.699. Per quanto riguarda la polizia locale, per gli agenti con 10 anni di servizio al '95 il taglio si aggirerà intorno al 20,3% e l'assegno di pensione perderà oltre 2mila euro passando da 10.298 a 8.204. Con 14 anni di servizio, invece, la pensione perderà circa il 2,7%, circa 321 euro complessivi, passando da 11.743 a 11.422 euro.
AMMINISTRATIVI E INSEGNANTI Per gli amministrativi con 10 anni di servizio, calcola ancora la Uil, la pensione perderà 1.373 euro, il 18,5%, passando da 7.400 a 6.027 euro. Con 14 anni di anzianità, il taglio sarà dell'1,5% e l'assegno passerà da 8.443 a 8.317 euro. Per quanto riguarda gli insegnanti con dieci anni di servizio il taglio alla pensione ammonterà al 18,3%, circa 1.600 euro in meno passando da 8.895 euro a 7.262 euro. Con 14 anni la limatura si ferma all'1,4%: l'assegno sarà più leggero di 136 euro e la pensione complessiva passerà da 10.148 a 10.011 euro. I dirigenti con 10 anni di servizio perderanno circa 6.842 euro, il 19,2% della pensione prevista dalla normativa attuale: dal 1° gennaio 2024 l'assegno scenderà da 35.537 i 28.695 euro mentre con 14 anni di anzianità la pensione perderà 801 euro, circa il 2% riducendosi da 40.533 a 39.732 euro. Per gli infermieri, infine, con 10 anni di servizio il nuovo calcolo abbasserà l'assegno del 18,2%, circa 1.442 euro rispetto agli 11.254 euro percepiti fino a oggi, per farlo scendere a 9.811 euro. Con 14 anni il taglio è del 2,5%: da 13.182 a 12.856 euro (-326 euro).

07 novembre 2023 il centro

 

www.cgilabruzzomolise.it ~ organizzazione@cgilabruzzomolise.it