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Data: 02/07/2024
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Facchinaggio in ospedale, riprende la trattativa. Incontro col direttore amministrativo dopo la protesta

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CHIETI La Asl assicura la ripresa del dialogo e gli addetti al servizio di facchinaggio sospendono lo stato di agitazione. Dà i suoi frutti lo sciopero di ieri proclamato dalla Filcams-Cgil, culminato nel sit-in davanti alla sede dell'Azienda in via dei Vestini a Chieti. I lavoratori protestavano giustamente per il taglio delle ore settimanali, ridotte fino a nove, «riducendo il compenso mensile», ha fatto notare la segretaria Filcams Elena Zanola, «i compensi mensili a 150-200 euro». Una scelta che, come ha ripetuto Zanola, «danneggia tanto i lavoratori quanto il servizio pubblico, svolto da lavoratori impiegati in servizi fondamentali negli ospedali, che vanno dalla distribuzione dei farmaci al raccordo tra i reparti». Al termine del presidio sotto la palazzina amministrativa della Asl, una delegazione della Filcams composta dalla segretaria Zanola e da tre rappresentanti dei lavoratori, è stata ricevuta dal direttore amministrativo Giampaolo Grippa. Un colloquio giudicato positivamente dal sindacato che, tra le altre cose, aveva lamentato proprio la mancanza di dialogo dopo l'interessamento della prefettura. «Al termine del colloquio la Filcams, unitamente ai lavoratori presenti, ha deciso di sospendere lo stato di agitazione», annuncia infatti una nota della Cgil, «perché si è finalmente riavviato quel dialogo costruttivo iniziato in prefettura il 14 giugno, poi interrotto con l'invio delle lettere di riduzione drastica dei contratti di lavoro».Le lettere riguardavano gli addetti al facchinaggio per i servizi affidati alla Dussmann service in subappalto alla cooperativa Auriga. Per lunedì prossimo è stato fissato un nuovo confronto con il direttore amministrativo, «per trovare le soluzioni per fare in modo che la riorganizzazione del servizio non comporti un dramma sociale per le persone e un danno per il servizio pubblico assicurato». Sulla questione intervengono anche i consiglieri regionali Silvio Paolucci (Pd) e Francesco Taglieri (M5S): «Non possono essere utenti e lavoratori e cittadini a pagare l'incapacità di chi governa la Regione», dicono i due, «ci impegneremo a portare il caso all'attenzione del consiglio regionale».

02 luglio 2024 il centro ch


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