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Data: 03/03/2024
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IL CENTRO

La Cgil: «Ogni anno il territorio chietino perderà una scuola» Il sindacato lancia l'allarme sulle conseguenze della riforma. Primo incontro a Chieti, oggi a Lanciano e Guardiagrele

CHIETI «Con l'autonomia differenziata ci saranno meno risorse per sanità, scuola e mobilità in una provincia già di per sé fragile come la nostra»: Cgil Chieti si mobilita contro il progetto di una riforma del ministro leghista Roberto Calderoli che prevede il riconoscimento, da parte dello Stato, dell'attribuzione a una Regione a statuto ordinario di autonomia legislativa su molte materie. «Un meccanismo», spiega il segretario Cgil Chieti Franco Spina, «che agevola le regioni più ricche e svantaggia quelle come l'Abruzzo che si vedrebbe cancellare circa 2 miliardi di euro l'anno che percepisce dallo Stato. L'autonomia farebbe delle Regioni piccoli staterelli e, ad esempio, a parlare con Stellantis non ci andrà più il governo nazionale ma quello regionale, un interlocutore che avrà di certo meno peso al tavolo delle trattative con la multinazionale». Cgil scende così in campo con una serie di incontri (il primo ieri alla Camera di commercio di Chieti, i seguenti oggi a Guardiagrele e Lanciano, domani a Vasto) per dire no al progetto di legge. «La regionalizzazione avrebbe conseguenze nefaste per il nostro territorio, a partire dalla scuola», sottolinea il segretario Flc Cgil Chieti Antonio Lagatta, ricordando come «il piano di dimensionamento scolastico si fonda sul numero degli alunni che continua inesorabilmente a scendere: prima del Covid in provincia ce n'erano 50mila ora sono 47mila. In pratica ogni anno scompare una scuola di circa 750 alunni. Già ora stiamo lottando contro gli accorpamenti, con l'autonomia differenziata non potremo più evitarli». L'incontro ha visto la partecipazione, oltre a Spina e Lagatta, del segretario Flc Cgil Chieti Amerigo Orlando, della presidente di Proteo Fare Sapere Chieti Liliana Rapposelli, del sindaco Diego Ferrara, del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, del senatore Luciano D'Alfonso, del presidente della Provincia Francesco Menna e del docente di diritto del lavoro alla d'Annunzio Enrico Raimondi. Ha preso la parola per un intervento tecnico anche il docente di diritto pubblico all'università di Bari e sindaco di Ari Marcello Salerno.

03 MARZO 2024 il centro

 

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