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Data: 05/03/2024
Testata Giornalistica:
CORRIERE DELLA SERA
    CORRIERE DELLA SERA

La corsa del governo in Abruzzo. Meloni oggi sul palco con i leader. Il tour dei ministri nella Regione al voto domenica. «Folla» anche di big del centrosinistra

ROMA Tutti pazzi per l’Abruzzo. Curioso che territori così affascinanti diventino protagonisti delle cronache soltanto per le elezioni regionali. Eppure, è così: mezzo parlamento e mezzo governo nei prossimi giorni saranno in Abruzzo. O ci sono già stati. Con il centrodestra a scacciare gli spettri della sconfitta in Sardegna e il centrosinistra a dimostrare simmetricamente che le elezioni sarde non sono state soltanto un incidente. In palio c’è la volata per le regionali in Basilicata e Piemonte e le Europee di giugno.

La stessa Todde, a In mezz’ora ha annunciato che sarà in Abruzzo venerdì 8 marzo per il finale della campagna elettorale a sostegno di Luciano D’Amico, già rettore dell’università di Teramo. Il professore è sostenuto dal campo largo al gran completo. Addirittura, Carlo Calenda si è detto «contento che venga anche Giuseppe Conte ad appoggiare un bravo candidato». Il clima idilliaco non si spinge però ad appuntamenti comuni tra il leader di Azione e il capo del M5S: «Credo che facciamo giri diversi...».

A incendiare le polveri, la sanità. Giuseppe Conte la dice così: «Vogliono fare un’indagine sulla gestione del Covid ma da questa hanno tolto le Regioni. Che per la maggior parte hanno la competenza della sanità». E soprattutto i terremoti. I dem Alessandro Alfieri e Michele Fina hanno promosso un’interrogazione ai ministri Fitto e Giorgetti per sapere dei tagli previsti nel decreto sul Pnrr del 2 marzo. A cui ha ribattuto il commissario per il sisma del 2016, Guido Castelli, assicurando che si è trattato solo di «una rimodulazione necessaria proprio in virtù di una richiesta dei territori».

L’opposizione. Calenda «contento» che arrivi anche Conte Ma su un incontro dice: facciamo giri diversi

Oggi è il giorno del centrodestra. Nel senso che questa sera a Pescara saranno sul palco tutti i leader dell’alleanza, a partire dalla premier Giorgia Meloni, che nel pomeriggio farà anche tappa a Teramo. Con lei sul palco, anche Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa. In realtà, sono giorni e giorni che — anche su richiesta diretta della presidente del Consiglio — lo stato maggiore di Fratelli d’Italia percorre la Regione in lungo e in largo. Troppo importante la conferma del governatore Marco Marsilio, meloniano storico nella Regione «più meloniana d’Italia». «Il 10 marzo vince Marco Marsilio», taglia corto il senatore, nonché coordinatore regionale, Etelwardo Sigismondi. E c’è chi conta: in Abruzzo sono arrivati già 13 tra ministri e sottosegretari. Tra loro, ieri, anche Adolfo Urso che ha annunciato 50 milioni per il Centro Spaziale del Fucino, uno dei tre centri di controllo della rete europea di satelliti Iris 2.

Certamente non vuole essere da meno Matteo Salvini, che in questi giorni dall’Abruzzo si è allontanato soltanto per firmare a Torino l’accordo sul Tav e ci tornerà stasera e poi giovedì e venerdì: «Conto che il centrodestra vinca e non di poco. E che la Lega abbia un ottimo risultato, almeno a due cifre». Sulla vittoria, il vice premier ha anche «scommesso un caffè». A Giulianova c’era anche Giancarlo Giorgetti che alla domanda sul sostegno di Salvini a Trump ha lasciato cadere la questione: «C’è la campagna elettorale negli Usa, ma io penso che siamo tutti concentrati sulle campagne elettorali in Abruzzo e in Italia». In queste ore, sono lì anche i ministri Alessandra Locatelli e Giuseppe Valditara, che tornerà però a Roma domani per la presentazione del suo ultimo libro.


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