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Data: 31/01/2024
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IL CENTRO
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Naiadi, riapertura entro 15 giorni Arrivano i soldi della Regione Il consiglio regionale destina 1 milione 390mila euro alla Fira per far ripartire l'impianto sportivo

Cupido (Cgil): «Siamo soddisfatti, ora abbiamo chiesto garanzie per la riassunzione dei dipendenti»


PESCARA Le Naiadi verso la riapertura. Ieri pomeriggio il consiglio regionale ha approvato un emendamento per destinare 1 milione e 390mila euro alla Fira, la Finanziaria regionale abruzzese, somma necessaria per il nuovo avviamento del centro sportivo. L'individuazione della Fira come soggetto incaricato per far ripartire l'impianto era avvenuta lo scorso 10 gennaio. Adesso occorreva dotare la stessa delle risorse necessarie per lavorare, prima di avviare le operazioni volte alla riapertura. Operazioni che da oggi, di fatto, potranno cominciare con l'obiettivo di riaprire le porte delle Naiadi nell'arco di un paio di settimane. Questi sono verosimilmente i tempi che occorrono, considerato anche lo stato della struttura che, sebbene chiusa da fine novembre, è rimasta sempre attiva: le vasche sono piene, le centraline e i filtri funzionanti. Tali passaggi aiutano ad accorciare i tempi utili a vedere il centro natatorio nuovamente operativo. «La Regione si è sempre presa cura di questa struttura che deve tornare a essere fiore all'occhiello dell'atletica natatoria abruzzese», spiega in una nota il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri. «Disponiamo, con un emendamento legge di stabilità, 1 milione e 390 mila euro che, attraverso la Finanziaria regionale abruzzese consentirà ai gestori di porre in essere gli adempimenti necessari all'avvio dell'attività sportiva. Un capitolo da chiudere con l'intenzione di non lasciare indietro nessuno e risolvere le questioni aperte».Come specificato già nella delibera con cui è stata individuata la Fira, l'affidamento alla finanziaria abruzzese rappresenta un primo passo che dovrà portare all'individuazione di un soggetto chiamato a gestire il centro sportivo in maniera stabile, sempre rimanendo all'interno del pubblico.E chiuso il capitolo targato Club Aquatico, la Regione ha guardato al suo interno per rimettere in funzione la struttura. Adesso bisognerà trovare un formula per la riassunzione dei dipendenti, valutare le posizioni dei collaboratori sportivi, ma anche svolgere tutte quelle attività preparatorie con la manutenzione, la cura del verde e la pulizia prima di poter tornare ad accogliere il pubblico. Su questo passaggio interviene il sindacalista della Slc Cgil Guido Cupido: «C'è soddisfazione per essere arrivati a questo punto», spiega. «Abbiamo invitato i dirigenti regionali e la politica a fare le cose per bene, anche a costo di impiegare qualche giorno in più, e credo che ci si è riusciti. Due settimane prima o dopo non cambiano nulla, quello che conta è che adesso l'impianto riapre e soprattutto rimanga aperto». Poi sui lavoratori: «Passando al pubblico, viene meno la clausola sociale, ma abbiamo chiesto garanzie per la riassunzione dei dipendenti che lavorano nell'impianto e che ora si trovano a percepire la disoccupazione, così come per i collaboratori sportivi. Del resto, nessuno ha più competenze di loro in materia, credo sia interesse di tutti averli a bordo».

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