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Data: 11/02/2024
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IL MESSAGGERO
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Nidi, educatrici a rischio «Nessuna perderà il posto» L'assessora Stefania Di Padova a sorpresa si presenta in conferenza stampa alla Cgil

«Nessuna perderà il posto di lavoro». Lo assicura la vice sindaca di Teramo, Stefania Di Padova intervenuta, a sorpresa, alla conferenza stampa della Cgil, ieri mattina, sul caso asili nido esternalizzati e quaranta educatrici che si sentono a rischio. Ma è l'assessora, arrivata nella sede della Cgil e sedutasi all'ultima fila dietro una decina di educatrici presenti, a rassicurarle: «La nostra priorità è offrire più posti ai bambini negli asili. Nel bilancio di previsione è stata stanziata la stessa somma per la prossima gara. Di certo assicuriamo che tutte le educatrici lavoreranno, cercando una soluzione che potrà aumentare il numero dei bambini». Tra queste c'è, ad esempio, dice «la condivisione tra Comune e cooperativa sui bambini, anche se ci sarebbero problemi di normativa e sicurezza. Oppure c'è quella di esternalizzare il servizio di un altro nostro asilo. Vedere se con le nostre somme si potrebbero prendere altri bambini e se si può allungare l'orario pomeridiano».
LE SCUSE
Ma prima di tutto sono arrivate la scuse ai sindacati per la mancata convocazione di un incontro sul caso asili nido e gara che scadrà a giugno: «È colpa mia la mancata condivisione con i sindacati, mi scuso con voi» dice Di Padova rivolta a Mauro Pettinaro (Fp Cgil) che aveva attaccato con forza il Municipio: «Con il comportamento minaccioso del Comune di Teramo si stanno minando le libertà delle organizzazioni sindacali. Per un mese (la richiesta è del 3 gennaio) non abbiamo avuto risposta, poi ci è arrivata una lettera in cui si negava il confronto, ma la cosa più grave è che ci hanno minacciato di non fare richieste perché ciò potrebbe turbare la gara in virtù della trasparenza e della libera concorrenza: un caso unico in Italia. Fatto grave, mai capitata una cosa del genere». Pettinaro, dopo aver detto di «iniziare ad avere sospetti sul bando di gara», ha annunciato di voler aprire «la procedura di raffreddamento (di conciliazione, ndr) per informare il prefetto di quello che sta capitando e, se non basta, andremo pure in Consiglio comunale. La situazione degli asili, per noi, ora è un disastro». Mauro De Febis, coordinatore Cisl Fp, aveva ribadito: «Il Comune ha perso un'occasione per fare chiarezza verso i cittadini». La Rsu Giada Camillini ha sostenuto che alla fine «chi farà i conti con questa situazione saranno i bambini e le famiglie che non potranno informarsi da chi è gestito l'asilo, le funzioni che esprimerà (come le attività all'aperto) e la sua dislocazione, tra l'altro l'asilo della casetta sul fiume sarà chiuso per due anni per lavori: i genitori chiamano per informarsi, ma non abbiamo risposte».
Di Padova, che è anche assessore dem al bilancio, ha cerato di tranquillizzare tutti. Ipotizzata pure l'idea di fornirsi di un Ape Tau, scuola prefabbricata adottata all'Aquila ai tempi del sisma, da collocare al parco fluviale. Una cosa è certa per l'assessore: «Che il bando sarà biennale e che sarete prese tutte» ripete rivolta alle educatrici.

11 febbraio 2024 il messaggero

 

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