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Data: 23/02/2024
Testata Giornalistica:
IL MESSAGGERO
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Nuclei di cure, è battaglia occupata la sede della Asl a L'Aquila. La mobilitazione è destinata a protrarsi lunedì previsto consiglio comunale straordinario

Hanno occupato una sala della direzione amministrativa della Asl in via Saragat e resteranno in presidio fino a quando non avranno un incontro con la direzione dell'azienda sanitaria, i rappresentanti dei sindacati, cittadini e consiglieri comunali e regionali che ieri si sono riuniti per scongiurare la chiusura dei nuclei di cure primarie, gli studi associati dei medici di medicina generale aperti h12. Il sit-in, convocato dai sindacati Fimmg, Smi, Snami e Cgil sotto la sede della Asl per chiedere il reintegro dei medici andati in pensione nei nuclei, ha visto la partecipazione di circa 400 persone. In tarda mattina, non avendo avuto risposte dai vertici Asl, i manifestanti hanno deciso di occupare una stanza dell'edificio, convocando una conferenza stampa nel pomeriggio. «Hanno provato ad impedirci di entrare. Con questa azione ci siamo presi un luogo nostro, dove si dovrebbe avere cura della sanità pubblica universale - ha detto Francesco Marrelli della Cgil - Abbiamo un senso di responsabilità nei confronti di lavoratori e cittadini che vedono a rischio il sistema sanitario pubblico e l'assistenza. Non abbiamo avuto risposte da nessuno: il direttore sanitario e quello amministrativo si trovano all'ultimo piano del palazzo e non hanno avuto il coraggio di parlarci. Totale indifferenza anche da parte del presidente del comitato ristretto dei sindaci, il sindaco Pierluigi Biondi, che incontravamo nelle nostre manifestazione fino al 2019, quando al governo c'era la controparte. Da allora ha scelto di non stare più nelle piazze, ma di difendere la sua parte politica, stessa cosa che sta facendo Romano. Non c'è stato neppure un intervento di Marsilio o dell'assessore Verì. Continueremo la mobilitazione e saremo al Consiglio comunale straordinario di lunedì sulla sanità». Il senatore del Pd Michele Fina ha portato il caso all'attenzione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, ieri in occasione del Question Time: «Centinaia di persone esasperate hanno occupato l'Asl» ha detto, aggiungendo un duro attacco sulla sanità regionale.
I DETTAGLI - Sono 5 i nuclei cittadini (centro Agorà, palazzo Rotilio, via Aldo Moro, via Avezzano e Torrione) cui si sommano quelli di Montereale e San Demetrio che contano circa 50 mila assistiti. Nei giorni scorsi il manager Ferdinando Romano ha ribadito l'impossibilità di effettuare il reintegro dei medici, parlando di «mancanza di fondi» e di «diktat» imposti dalla Struttura interregionale sanitari convenzionati (Sisac) e dalle Regione. «Il finanziamento dei nuclei si deve attingere non al fondo generale legato all'accordo collettivo nazionale, ma dal fondo speciale che è coperto, anche questo, dall'accordo collettivo nazionale, ma viene assegnato regione per regione per tutto ciò che riguarda le spese legate agli accordi regionali» ha replicato Guido Iapadre di Smi.

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