Saranno reintegrati nello stabilimento di contrada Tamarete tutti i lavoratori Alfagomma spostati, tempo addietro, a lavorare nella sede di Castelnuovo Vomano (Teramo). Una notizia davvero positiva resa nota, nella mattinata di venerdì, dalle sigle sindacali che esprimono grande soddisfazione e orgoglio per il risultato raggiunto. La bella novità è arrivata nel corso nella riunione tenutasi in azienda e finalmente alla presenza della proprietà e anche di Confindustria. Un incontro fortemente voluto dai sindacalisti Riccardo De Feo (Uiltec-Uil Abruzzo), Carlo Petaccia (Filctem-Cgil Abruzzo Molise) ed Ettore Di Natale (Femca Cisl) e ottenuto solo ieri dopo numerose volte in cui la proprietà si era sottratta al confronto. «Nel corso dell'incontro - spiega Carlo Petaccia- ci è stato confermato il reimpiego di tutti lavoratori. La gran parte, in realtà, è già al lavoro a Ortona, all'appello mancano solo 4 lavoratori che rientreranno entro il mese di marzo». Un incontro in cui le sigle sindacali hanno, finalmente, ottenuto tutte le risposte che cercavano. «Ci sono stati illustrati gli investimenti su cui l'azienda sta lavorando, la quantità di lavoro c'è e anche i rapporti con i clienti storici sono stati ripresi» aggiunge ancora Petaccia. Una richiesta di lavoro che si prospetta fino al mese di giugno davvero corposa e cosa che fa ben sperare ci sono ottime prospettive ulteriori di crescita che potrebbero portare a nuove assunzioni. Del resto intenzione della proprietà era stata sempre quella di occupare nuove fette di mercato nel campo degli articoli navali e della mobilità elettrica. Una vertenza dunque che si chiude positivamente con l'obiettivo cercato e centrato dalle sigle sindacali di ottenere una stabilità occupazionale per tutti i dipendenti ex Yokohama. Una battaglia in cui i sindacalisti sono stati affiancati da Regione e Comune con il sindaco Leo Castiglione. Alfagomma come si ricorderà ha rilevato ormai tre anni fa il sito produttivo ex Yokohama e sono 64 i dipendenti assorbiti. Sono stati fatti recentemente investimenti sullo stabilimento, alcuni dovuti per il rispetto della normativa sulla sicurezza altri per una visione strategica. Si tratta di un'azienda storica leader mondiale nella produzione di sistemi per fluidi industriali e idraulici con ben 4 mila e 800 dipendenti nel mondo , 26 siti produttivi, 650 milioni di euro di fatturato, 92 filiali commerciali, 72 brevetti attivi nel 2019.