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Data: 19/01/2024
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Sabino, sì alla cassa integrazione Per 70 dipendenti c'è il decreto Firmato a Roma il via libera agli ammortizzatori sociali straordinari: sussidi garantiti fino a dicembre Il provvedimento dopo la tragedia dello scorso 13 settembre

CASALBORDINO Firmato al ministero del Lavoro il decreto che concede la cassa integrazione straordinaria ai 70 dipendenti della Esplodenti Sabino di Casalbordino. Per settanta famiglie è la fine di un incubo iniziato il 13 settembre scorso con una nuova esplosione - la seconda in tre anni - e costata la vita a Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino; Gianluca De Santis, 40, di Palata (Campobasso), e Fernando Di Nella, 56, di Lanciano. La firma del decreto e il felice epilogo della istruttoria presentata prima di Natale al ministero da Regione, sindacati e amministrazione comunale. L'arrivo della cassa integrazione, attesa con ansia, era stata auspicata qualche settimana fa dal vicesindaco Carla Zinni, che insieme al governatore della Regione, Marco Marsilio, ha seguito passo passo la vicenda. La cassa integrazione straordinaria è stata concessa fino a dicembre. Ai lavoratori verranno corrisposti anche gli emolumenti arretrati a partire da settembre scorso. A sottoscrive l'accordo per i sindacati è stato Carlo Petaccia, segretario regionale della Filtcem-Cgil, che si è battuto per l'obiettivo. I titolari della Esplodenti hanno preso atto con soddisfazione della buona notizia arrivata da Roma. Anche loro sono sempre stati vicini ai lavoratori.

LA CIG DI TRE ANNI FA Anche tre anni fa dopo il primo incidente c'erano voluto tre mesi per ottenere la Cig . Allora venne concessa la cassa integrazione ordinaria. L'Inps diede parere positivo nel marzo 2021 allo sblocco della prima tranche di cassa integrazione ordinaria. Al via libera dell'Inps si era arrivati dopo un lavoro di confronto portato avanti dalla Regione con Confindustria. In un primo momento, infatti, l'istituto di previdenza aveva negato la concessione della cassa integrazione in quanto in corso di svolgimento un'inchiesta penale. Un successivo intervento della Regione, in sinergia con Confindustria, sbloccò la situazione facendo leva sul fatto che la complessa inchiesta giudiziaria richiedeva tempi di chiusura molto lunghi .

IL PROCESSO APPENA INIZIATO La vicenda giudiziaria riguardante il primo incidente del 2020 è ancora in corso. Il 25 gennaio è in programma una nuova udienza davanti al Gup del processo agli accusati di omicidio colposo plurimo aggravato perché commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e disastro colposo. Per stabilire quali furono le cause dell'incidente costato la vita a Carlo Spinelli, 54 anni, di Casalbordino; Paolo Pepe, 45, di Pollutri, e Nicola Colameo, 46, di Guilmi, e soprattutto stabilire se la strage poteva essere evitata, il gup Anna Rosa Capuozzo si è affidato ad un perito super partes. Per la Procura negligenza, imprudenza, imperizia e colpa specifica di ben nove persone che avrebbero dovuto controllare le lavorazioni, causarono la tragedia. Diametralmente opposte le conclusioni dei periti degli indagati. Il 25 gennaio il perito esprimerà il proprio giudizio.

LA RICONVERSIONE Contestualmente all'impegno per l'ottenimento della cassa integrazione straordinaria le istituzioni sono al lavoro per riuscire ad ottenere la riconversione della Esplodenti Sabino. Se si riuscisse ad ottenere anche questo importante passaggio per i dipendenti della polveriera il futuro sarebbe decisamente più sereno. Dopo gli ultimi tre morti, la fabbrica che dal 1973 tratta munizioni e bombe da tutta Europa, potrebbe cambiare la produzione. L'ampio sito, 33 ettari, posizionato sulla collinetta della marina, potrebbe tornare all'inertizzazione dei fuochi d'artificio e dei razzi segnalatori, che d'altronde come attività secondaria, già si trattavano. L'azienda ha quindi individuato un secondo stabilimento vicino per avviare lo smaltimento di batterie di auto, vista la crescita della mobilità elettrica anche nel nostro Paese, e altri scarti industriali.

19 gennaio 2024 il centro ch

 


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