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Data: 12/10/2023
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Saluto romano e inno fascista ai sindacalisti La Cgil: «Gesto gravissimo all'arrivo alla stazione di Roseto dopo la manifestazione nazionale a Roma»

TERAMO Insulti, saluto romano e inno fascista: un rientro a casa, dopo la manifestazione a Roma, tanto inaspettato quanto sconcertante quello vissuto sabato sera da militanti e simpatizzanti della Cgil alla stazione ferroviaria di Roseto degli Abruzzi. L'episodio si è verificato poco prima della mezzanotte ed è stato reso noto ieri dal sindacato tramite un comunicato che oltre a ricostruire l'accaduto lo condanna e stigmatizza. Sabato a Roma si è svolta la manifestazione, promossa dalla Cgil, a sostegno della Costituzione dal titolo "La via Maestra". Hanno aderito e partecipato sindacalisti, associazioni, enti e cittadini comuni da tutta Italia. Anche la provincia di Teramo ha dato il suo contributo con numerosi autobus che hanno raggiunto la Capitale. Ed è con uno di questi mezzi che sabato sera hanno fatto rientro a Roseto diversi partecipanti, compreso Giuseppe Tiberio, componente dell'assemblea generale della Cgil e delegato della Fiom, da sempre impegnato nell'attività politico-sindacale nel territorio rosetano. Il sindacalista insieme ad altri tre è stato fra gli ultimi a scendere dall'autobus e mentre erano impegnati a riporre le bandiere della Cgil sono stati raggiunti da un gruppetto di sette o otto ragazzi che «con fare minaccioso hanno rivolto pesanti insulti, mentre facevano il saluto romano», riferisce il sindacato. «Tiberio e le altre tre persone hanno deciso di non rispondere alle provocazioni ed allontanarsi per raggiungere l'auto. Il gruppo così, non pago, ha intonato l'inno fascista», prosegue la Cgil che non ci sta a derubricare l'accadimento come una «bravata da parte della goliardia di alcuni ragazzi». «Riteniamo invece che bisogna stigmatizzare l'accadimento come un episodio gravissimo, proprio perché sono i ragazzi ad averlo commesso. Giovani che evidentemente non hanno ben compreso cosa sia stato il fascismo e non averlo compreso appieno mette in pericolo loro stessi», prosegue il sindacato che fa sapere che non intende denunciare l'accaduto alle autorità perché «riteniamo sia stata l'ignoranza e l'inconsapevolezza a muovere i ragazzi».
12 ottobre 2023 il CENTRO ROSETO
 

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