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Data: 24/01/2024
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IL MESSAGGERO
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Salvare il Comprensivo 1 voto bipartisan in aula per rivedere la delibera Pressing sulla Regione o ricorso al Tar l'ordine del giorno passa all'unanimità

24 gennaio 2024 il messaggero
Un ordine del giorno approvato all'unanimità che invita sindaco e giunta «ad impegnarsi, coinvolgendo anche la Provincia di Pescara, a sollecitare la giunta regionale a procedere ad una rettifica o un annullamento in autotutela della delibera di giunta regionale numero 1 del 3 gennaio 2024 e chiedere al direttore generale dell'Ufficio Scolastico regionale la conseguente rettifica o annullamento in autotutela del decreto di recepimento della delibera stessa». Questa la conclusione del consiglio comunale straordinario sul riordino delle scuole, voluto dall'opposizione per tentare di bloccare l'accorpamento del Comprensivo 1 - fondamentale in zone di frontiera come San Donato e Fontanelle - con il Comprensivo 7. Seduta che in sessione aperta, in un'aula consiliare affollata, ha dato voce ai sindacati, all'Ufficio scolastico, a genitori degli alunni e a esponenti della società civile, non prima che al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri il quale ha chiarito di condividere la contrarietà di Pescara alla delibera e di essere pronto ad agire di conseguenza, «anche se nessuna scuola verrà soppressa e quei plessi continuerebbero a rappresentare comunque un baluardo della legalità, anche senza direzione didattica» ha aggiunto. Concetto non condiviso in chiusura di seduta dalla consigliera Pd Stefania Catalano, insegnante, secondo cui «il mantenimento della dirigenza è fondamentale per la qualità della formazione scolastica e soprattutto per l'ottenimento di risorse». Soprattutto, Catalano ha a suo modo fatto uscire allo scoperto gli imbarazzi suscitati dalla delibera contestata: «Non l'avessimo portata in Commissione Vigilanza il 9 gennaio, nessuno di voi avrebbe affrontato il problema e invece siamo qui tutti insieme, e ne sono contenta, a chiederne la revoca» ha detto rivolta ai banchi della maggioranza di centrodestra.
MALE MINORE - Dopo Sospiri è stata la volta del presidente della Provincia, Ottavio De Martinis, il quale ha definito la delibera «una schifezza» e ha ribadito di aver proposto l'accorpamento dei Comprensivi 1 e 7 come male minore «per evitare di far unire al Di Marzio-Michetti l'istituto Manthonè che pure svolge una funzione importante come scuola di frontiera sulla Tiburtina». Contro la delibera regionale sono intervenuti Augusta Marconi, Cgil scuola, che ha posto l'accendo sul rischio di penalizzare le aree interne ad alto tasso di spopolamento scolastico; Gabriele Luciani dello Snals, che ha ribadito come ai tavoli istituzionali non si fosse mai parlato di accorpare il Comprensivo 1 al 7 a Pescara; appassionato l'intervento di Gianni Melilla che, citando Don Milani, ha evidenziato la funzione sociale della scuola media Foscolo, ricordando il primo preside Fulvio Luciani (cui è dedicata l'associazione da lui presieduta), il cui impegno è stato ripreso fino ad oggi con passione dalla dirigente, Teresa Ascione, che andrà in pensione a fine anno.
Condivisa in aula l'esigenza di porre rimedio all'errore. Si tratta di comprendere come procedere per far annullare o modificare la delibera regionale sul dimensionamento scolastico, secondo molti ovvero tutti condizionata dall'atteggiamento dell'assessore regionale Pietro Quaresimale, il quale, presumibilmente per ragioni elettorali, avrebbe escluso la sua Teramo dai tagli imposti invece a sette direzioni scolastiche (all'inizio erano 11) tra L'Aquila, Chieti e Pescara.
Il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Pierangelo Trippitelli, ha comunicato di aver già avviato le procedure in base alla delibera: «Ho inviato i nuovi codici agli istituti». Considerato, ha sottolineato il capogruppo Pd Piero Giampietro, che «le iscrizioni si chiudono tra 18 giorni», è evidente che non c'è tempo da perdere. «Quindi che si fa?» la domanda chiave posta da Luca Puglielli, Cisl Scuola. La risposta è nell'ordine del giorno che il presidente Marcello Antonelli ha posto in votazione alla fine: il Comune chiederà in ogni sede di modificare la delibera.

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