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Data: 05/01/2024
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IL CENTRO
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Scuole, solo 7 accorpamenti. Il ministero ne voleva di più. Dall'Agrario di Scerni al Grue di Castelli, il nuovo Piano non cancella istituti-simbolo. «Ma restano regole penalizzanti» Quaresimale è critico verso il ministero e i criteri da rispettare

ridimensionamento scolastico cosa cambia in abruzzoL'AQUILA Gli accorpamenti si riducono da 11 a sette: il nuovo piano di dimensionamento scolastico fa meno male del previsto. Per buona pace delle Province e dell'assessore regionale all'Istruzione, Pietro Quaresimale, che non nasconde di aver tirato un profondo sospiro di sollievo. La decisione della giunta regionale è stata presa, in seduta straordinaria, due giorni fa dopo un braccio di ferro tra enti locali, sindacati e Regione, durato mesi e segnato da più delibere dell'esecutivo Marsilio che hanno cambiato le regole in corso d'opera.E con la polemica che ha raggiunto l'apice all'inizio di novembre quando dalla Provincia di Chieti è partita una lettera indirizzata sia a Quaresimale sia all'Ufficio scolastico regionale con cui il presidente, Francesco Menna, dichiarava il rifiuto a presentare la propria proposta di piano per scongiurare tagli e penalizzazioni nel proprio vasto territorio. Ma alla fine della lunga querelle, che ha coinvolto attivamente anche altri presidenti di Province, è arrivata la soluzione dai piani alti della politica.Grazie all'intervento del cosiddetto "Decreto milleproroghe", che ha aumentato il contingente di dirigenti disponibile per l'Abruzzo da 179 a 183, con la conseguente diminuzione del numero di autonomie scolastiche da sopprimere da 11 a sette, è stato possibile procedere alle operazioni, quasi indolori, di razionalizzazione e adeguamento dell'attuale rete scolastica regionale. Due esempi possono valere per tutti: il prestigioso Istituto "Cosimo Ridolfi" di Scerni non sparirà dalla mappa delle scuole abruzzesi così come il celebre Liceo Artistico "Francesco Antonio Grue" di Castelli, capitale della ceramica, non subirà accorpamenti.Di seguito le modifiche apportate alla rete scolastica per l'anno 2024-2025.
PROVINCIA DI TERAMO Al Moretti di Roseto è prevista l'attivazione del nuovo indirizzo di studio "Istituto Tecnico Tecnologico Chimica, Materiale e Biotecnologie". E ad Atri attivazione del nuovo indirizzo di studio "Servizi Culturali e dello Spettacolo" nonché l'istituzione dell'articolazione "Gestione del Territorio" nell'ambito dell'Indirizzo Tecnico di "Agraria, Agroalimentare e Agroindustria.
PROVINCIA DELL'AQUILA I plessi dell'Istituto omnicomprensivo di Roccaraso vengono aggregati all'Istituto comprensivo di Castel di Sangro e all'Istituto di istruzione superiore Patini-Liberatore; l'Istituto comprensivo "Serafini-Di Stefano" di Sulmona è aggregato all'Istituto comprensivo "Lombardo-Radice" oltre ai plessi Infanzia via Matteotti e via Marane, la Primaria "Lola di Stefano" e la Scuola secondaria di I grado "Serafini"; sempre a Sulmona i plessi dell'Infanzia di via Crispi e di via Angeloni sono aggregati all'Istituto comprensivo "Mazzini-Capograssi".Il liceo statale Benedetto Croce di Avezzano viene aggregato all'IIS "A. Torlonia" con l'istituzione del nuovo IIS "A. Torlonia-B. Croce" di Avezzano e la conseguente aggregazione del Liceo Artistico "V. Bellisario" con l'IIS "Galileo Galilei" di Avezzano, che fa nascere il nuovo IIS "G. Galilei-V. Bellisario".
PROVINCIA DI PESCARA L'Istituto comprensivo "Giardini" di Penne viene unificato all'Istituto comprensivo "Ciulli Paratore" di Penne. Inoltre c'è l'accorpamento tra l'Istituto comprensivo 1 e l'Istituto comprensivo 7 di Pescara.
PROVINCIA DI CHIETI Il piano di dimensionamento prevede l'unificazione dei due Istituti I.I.S. "Umberto Pomilio" di Chieti e Itcg "Galiani - De Sterlich" con la creazione di un unico Istituto di istruzione superiore "Umberto Pomilio-Galiani De Sterlich".C'è poi l'unificazione della direzione didattica di Guardiagrele con l'Istituto omnicomprensivo di Guardiagrele, con la ridenominazione "Nicola da Guardiagrele-Modesto della Porta". Inoltre è prevista la soppressione dell'Omnicomprensivo attuale con la dissociazione tra scuola di Infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado, da un lato, ed Istituto Agrario, dall'altro, e il conseguente accorpamento tra l'Istituto Agrario "Cosimo Ridolfi" di Scerni e l'Istituto Comprensivo di Monteodorisio-Cupello per la costituzione di un nuovo Omnicomprensivo "Cosimo Ridolfi".Infine c'è anche il salvataggio e la ricostituzione, grazie però a una sentenza del Tar Abruzzo, dell'Istituto Comprensivo "P. S. Zimarino" di Casalbordino che ricomprende la scuola di Infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado dissociate dal soppresso Omnicomprensivo "Ridolfi Zimarino".
 
IL COMMENTO DELL'ASSESSORE: «Ma restano regole penalizzanti» Quaresimale è critico verso il ministero e i criteri da rispettare

L'AQUILA«La nuova geografia scolastica regionale risente delle linee guida indicate dal ministero dell'Istruzione che hanno alzato i parametri numerici per l'autonomia delle scuole e cancellato l'istituto della reggenza delle direzioni portando ad un accorpamento degli uffici amministrativi».Esordisce così Pietro Quaresimale, assessore regionale all'istruzione che, commentando la delibera di giunta pubblicata ieri, sottolinea con soddisfazione il salvataggio del liceo artistico per il design "Franceso Antonio Grue" di Castelli. «È una scuola di prestigio», afferma, «che mantiene l'autonomia, con il titolo di "indirizzo raro", perché depositaria della tradizione ceramica castellana che attribuisce lustro all'Abruzzo in tutto il mondo».Per Quaresimale: «Il nuovo piano di dimensionamento deciso su indicazione delle Province cerca comunque di sintetizzare, per quanto sia possibile, le esigenze e le istanze dei territori. Ed è importante sottolineare che ha ridotto a sette le direzioni accorpate a differenza di quanto ipotizzato dalle simulazioni del Ministero che avevano previsto 11 accorpamenti. Bisogna però rimarcare che non vengono soppresse scuole perché gli interventi riguardano esclusivamente le direzioni e gli uffici amministrativi, per cui i servizi d'istruzione e scolastici sul territorio rimangono inalterati». In sintesi, per l'assessore regionale, il nuovo piano di dimensionamento scolastico, che sarà operativo nell'anno 2024-2025 «si limita a fotografare l'andamento demografico della regione, i cui dati negli ultimi anni fanno registrare non pochi affanni, con evidenti difficoltà nelle aree interne. È una tendenza che purtroppo non si riesce ad invertire», conclude in modo critico, «e in questo quadro ogni anno le Regioni e gli enti locali si ritroveranno a licenziare piani di dimensionamento che anziché incrementare l'offerta formativa media tra le diverse esigenze dei territori comporteranno che gli stessi subiscano una riduzione di servizi. Sono regole non accettabili».

 
 

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