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Data: 12/06/2024
Testata Giornalistica:
CORRIERE DELLA SERA
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Stellantis e governo, un caso lo stop alla gigafactory di Termoli. Il Mimit: valuteremo la compatibilità delle modifiche

La settimana scorsa Acc — joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies — aveva annunciato lo stop alla gigafactory di Termoli, in Molise. Progetto rinviato per almeno sei mesi, comunque a data da destinarsi. Ieri il tavolo già in calendario al ministero delle Imprese con i sindacati ha certificato che il rinvio non sarà indolore. Con una nota il ministero ha fatto sapere di aver ricevuto solo l’altroieri sera da Acc «la descrizione delle modifiche sulle nuove tecnologie che intende apportare al progetto di gigafactory a Termoli, già approvato nella programmazione del Pnrr, e si riserva di valutare, anche con la Commissione europea, se esse siano compatibili con tempi e modalità del finanziamento stanziato». Come dire: il piano non è dilazionabile a piacere visto che è inserito nel Pnrr. Il governo italiano si era impegnato a contribuire al progetto con 350 milioni di euro. E ora questi fondi vengono messi in discussione. Acc ha motivato il rinvio del progetto (la conversione dello stabilimento avrebbe dovuto essere operativa dal 2026) con il rallentamento della domanda di veicoli elettrici e la necessità di un aggiornamento tecnologico delle batterie da produrre. Come prevedibile Fim, Fiom e Uilm hanno protestato con forza chiedendo il mantenimento dei circa 2.000 occupati che oggi producono motori endotermici e cambi. Dal canto suo Stellantis rassicura: «Potenzieremo la produzione di componenti per il motore termico nello stabilimento di Termoli grazie alla decisione di sviluppare una nuova Fiat 500 ibrida per l’avvio commerciale a fine 2025, inizio 2026 e di estendere la vita commerciale della Fiat Panda ibrida fino al 2029». Termoli rischia di essere l’ennesimo motivo di attrito tra Stellantis e il governo dopo le due vicende legate all’applicazione della normativa sull’italian sounding che ha costretto il gruppo automobilistico a cambiare nome alla Alfa Romeo Milano (divenuta junior) e a eliminare gli adesivi con il tricolore italiano dalle Topolino.

12 giugno 2024 corriere della sera


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