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Data: 25/02/2024
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IL MESSAGGERO
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Un vertice col ministro sui Nuclei cure primarie. I rappresentanti sindacali dei medici interrompono il presidio presso la sede Asl.

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Incontreranno il ministro della Salute Orazio Schillaci, in città martedì per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università dell'Aquila, i rappresentanti dei sindacati che da giovedì sono in presidio presso la direzione sanitaria della Asl, in via Saragat, per chiedere il reintegro dei medici di medicina generale andati in pensione all'interno dei nuclei di cure primarie. Dopo la notizia dell'incontro, ottenuto grazie alla mediazione del senatore Guido Liris, i sindacati dei medici Fimmg, Snami, Smi e la Cgil hanno così deciso ieri mattina di interrompere il presidio permanente, in attesa di esporre le problematiche dei nuclei al ministro.
Un braccio di ferro lungo due anni, quello tra Asl e sindacati, che replicano ancora una volta alla direzione aziendale, snocciolando dati «certificati dalla Regione al 31 dicembre 2022». «Non sappiamo dove la Asl abbia preso i numeri, ma non sono quelli reali della Regione - ha detto Vito Albano della Fmmg -  Nei nuclei aquilani lavorano 154 medici, 137 in quelli di Chieti, 169 a Pescara e 258 a Teramo. La spesa annua sviluppata dai nuclei all'Aquila è di 1,8 milioni, a Chieti di 1,7, a Pescara di 1,5 e a Teramo di 3,9, quindi, siamo in linea con due Asl e con una cifra nettamente inferiore rispetto a Teramo. La spesa annua totale per l'attuazione di tutte le voci dell' Accordo integrativo regionale è di 22,6 milioni per L'Aquila, 27,4 per Chieti, 25,9 per Pescara e 26 per Teramo. In definitiva, la nostra è una spesa globale inferiore a quella delle altre Asl della Regione».
In relazione, poi, ai 40mila euro annui aggiuntivi percepiti dai medici di base dei Nuclei, Albano sottolinea: «Con quei soldi si pagano utenze, affitti, stipendi, reti, computer e manutenzioni varie dei Nuclei stessi. Resta qualcosa anche per noi medici, ovviamente, che ci sottoponiamo a un lavoro maggiore. Non lo abbiamo mai negato. Ci sono alcuni Nuclei che sono allo stremo e quando si andrà in perdita verranno chiusi». Quella della Asl, conclude Albano, «non è altro che una scelta politica, perché nel piano strategico 2023-2025 si dice chiaramente che ci sarà un contenimento spesa soprattutto per le associazioni mediche e soprattutto in materia di sostituzione dei medici andati in pensione. E' una posizione politica. Negli anni hanno solo accampato scuse per non dire questa cosa».
CONSIGLIO COMUNALE - Domani, intanto, i sindacati saranno auditi nel corso del Consiglio comunale straordinario che ci sarà proprio per affrontare le gravi problematiche della sanità aquilana, richiesto dalla minoranza. «Siamo arrivati alla conclusione di questo presidio permanente, perché siamo riusciti ad ottenere, grazie a una fruttuosa interlocuzione con il senatore Guido Liris, un incontro col ministro, al quale porteremo le nostre istanze e che prenderà in carico questa vicenda- precisa Marrelli-. Sottolineo inoltre il contenuto farneticante dell'ultimo comunicato stampa della Asl, perché la realtà è molto diversa e l'abbiamo riportata presentando dati e numeri della Regione. Il nostro territorio sta reggendo la continuità assistenziale solo grazie al lavoro che stanno svolgendo i nuclei di cure primarie».

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