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Data: 12/10/2023
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IL CENTRO
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Vannacci, 30 associazioni in piazza Sospiri: una protesta senza senso domani nell'aula consiliare, il generale presenta "il mondo al contrario"

PESCARA Il libro "il mondo al contrario" del generale Roberto Vannacci sbarca domani anche a Pescara, nella sala consiliare del Comune (ore 18), e già si annunciano sit-in di protesta del Collettivo Zona Fucsia con oltre 30 associazioni abruzzesi che si sono date appuntamento in piazza Italia. «Per noi è essenziale ribadire in piazza, nella maniera più pacifica possibile, i motivi per cui riteniamo i contenuti del libro inaccettabili e offensivi, andando pesantemente a discapito delle minoranze discriminate e appartenenti alle categorie più vulnerabili», scrive in una nota il Collettivo Zona Fucsia. Il generale, nelle 373 pagine del libro che si è autoprodotto, dice la sua su minoranze, immigrazione, omossessualità e famiglie allargate, rivendicando "il prototipo somatico dell'italiano", la normalità della famiglia costituita da maschio e femmina ("cari omossessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!"). A richiedere la sala consiliare «da privato cittadino» è stato il consigliere regionale della Lega Vincenzo D'Incecco ai primi di settembre. Che al Centro qualche giorno fa ha puntualizzato: «Nessun patrocinio, né concessione gratuita della sala, l'ho pagata di tasca mia, come fanno i tanti cittadini che chiedono e ottengono la sala consiliare per gli eventi più diversi. Non è un'attività di partito né dell'ente, è una mia iniziativa culturale, come altre che ho fatto e che farò nei prossimi mesi». Sulla presentazione del libro e sulla protesta che ci sarà domani a Pescara, è intervenuto anche Lorenzo Sospiri, figura di spicco di Forza Italia e presidente del consiglio regionale. «La protesta è senza senso», ha sottolineato l'esponente forzista. «Ho letto il libro e non rintraccio nessun tema che non sia stato già attenzionato da qualsiasi talk show italiano, dove ci sono posizioni diverse. Anzi, più si continua così e più si fa pubblicità al libro e al generale Vannacci. Io mi spavento di una società dove non si può presentare un libro», evidenzia Sospiri. «Poi se a uno non piace Vannacci e il suo libro, chiaramente non va a sentirlo. Non è obbligato». E poi sottolinea che, «chi lo contrasta fa un grande piacere a Vannacci, ma anche l'esistenza del libro di Vannacci fa un grande piacere a chi lo vuole contestare, perché gli viene dato un argomento per esistere».
 

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