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Data: 12/10/2023
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IL MESSAGGERO
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Vannacci domani in Comune con il libro dell'anno tra consensi e sit-in di protesta

Sul fatto che il suo sia il libro del momento non ci sono dubbi. Con "Il mondo al contrario" il generale della Folgore, Roberto Vannacci, ha saputo stimolare reazioni di mondi opposti tra loro - contrari appunto - suscitando consenso ovvero indignazione per quanto scritto e anche per quanto non scritto. La Lega con Salvini lo ha eretto a paladino in nome del pluralismo, condividendo le tesi esposte nel testo in materia di immigrazione, giustizia, gay e minoranze. Da versanti diversi lo hanno additato come promotore di concetti retrogradi e stereotipati, finanche banali, rimproverandolo anche sul piano della condotta etica in un Esercito dove la forma è sostanza: «Un generale in servizio non avrebbe dovuto scrivere questo libro» è stato uno dei commenti più condivisi che ha evidenziato un aspetto per il quale lo stesso ministro Guido Crosetto si è sentito in diritto-dovere di intervenire per fare chiarezza.
Va da sè che la libertà di pensiero non è una licenza per dire ciò che si vuole, ma è proprio in nome di questo principio che Vannacci ha voluto e potuto raccontare il suo mondo al contrario senza timore di esporsi alla valanga di critiche ovvero anche alle manifestazioni di protesta nei suoi confronti laddove ha presentato o presenterà il libro. Scenario, questo, che potrebbe riproporsi domani anche a Pescara e sabato a Canosa Sannita, dove il generale Vannacci è atteso per promuovere "Il mondo al contrario". L'appuntamento di domani è alle ore 18 nella sala consiliare del Comune a Pescara che si annuncia col tutto esaurito. Ma ci sarà folla anche fuori del palazzo. Forte e chiaro il segnale lanciato dalla Cgil di Abruzzo e Molise: «Vannacci non è il benvenuto a Pescara» ha scritto il sindacato annunciando per domani un presidio di donne e lavoratrici. «È pericolosissimo portare ad un livello di dignità politica le idee di questo libro, perché possono minare la tenuta democratica del Paese, la difesa delle minoranze e l'estensione dei diritti universali» le parole di Alessandra Tersigni, della segreteria Cgil Abruzzo e Molise, e di Loredana Piselli. del Coordinamento Donne Spi Cgil Abruzzo e Molise. Davanti al Comune saranno schierati domani nel sit in anche esponenti di 33 sigle - tra cui Pd, Cgil, Anpi, Sinistra Italiana, Prc, Arci il Collettivo Fucsia - che considerano i contenuti del libro «inaccettabili e offensivi, andando pesantemente a discapito delle minoranze discriminate e appartenenti alle categorie più vulnerabili».
Iniziative che paradossalmente amplificano il fenomeno editoriale e moltiplicano l'interesse per il libro diventato un bestseller anche grazie a tali prese di posizione.
Ad accogliere il generale Vannacci e a fare gli onori di casa a Pescara sarà il consigliere leghista Vincenzo D'Incecco, che si schiera al fianco del militare-scrittore ribadendo il leit motiv di questa campagna promozionale assurta a conflitto sulla visione del mondo. «Nessuno ha il diritto di imporre un pensiero unico. I veri democratici siamo noi che difendiamo la libertà di parola e di pensiero contro le le facili ipocrisie che vengono da un mondo radical chic, scollegato dalla realtà» ha dichiarato D'Incecco. Insieme al generale Vannacci sarà presente domani Angelo Manzo, ufficiale in congedo dell'Esercito.

12 ottobre 2023 il MESSAGGERO PESCARA

 

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